La premier: "Mi confronterò con viceministro Leo, se necessari chiederò cambiamenti"

“Mai nessun ‘grande fratello fiscale’ sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune”. Così la premier Giorgia Meloni su Facebook, tornando sulle polemiche legate al redditometro e alle divisioni sul tema registrate ieri nella maggioranza. “L’attuazione della delega fiscale – spiega la presidente del Consiglio -, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell’Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini”.

Meloni: “Mi confronterò con Leo, se necessari chiederò cambiamenti”

“Sull’ultimo decreto recentemente varato dal Mef, che negli intendimenti delimita l’azione di verifica dell’amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il Vice Ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli”, ha sottolineato inoltre la premier.

Salvini: “Redditometro irrore del passato, facciamo pagare giganti web”

Rischiamo di tornare al redditometro fiscale? “No, assolutamente no. È uno degli orrori del passato. Andare a spiare, a indagare, a perseguire, ad accertare presunti redditi perché lo Stato fa il Grande Fratello? No. Sicuramente potenziare gli strumenti per la lotta alla grande evasione, assolutamente sì”. Lo ha detto il vicepremier leghista e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, a ‘Il rosso e il nero’ su Rai Radio1. “Però lavoriamo sui redditi veri, sui fatturati, sugli incassi, non sulle presunzioni. E colpevolizzare anche il benessere, chi dopo anni di fatica è riuscito a comprarsi la bella macchina o la bella casa, non significa aiutare l’Italia. Piuttosto andiamo a far pagare in Italia i giganti del Web, penso ad Amazon e a tutte queste mega società che vendono in Italia e pagano le tasse all’estero. Piuttosto che rompere le scatole al pensionato per il secondo lavoro o al panettiere, io penso che la trippa stia là”, ha concluso.

Tajani: “Strumento obsoleto, in Cdm ne chiederò revoca”

Il redditometro è uno strumento obsoleto, che genera solo contenziosi e non risolve i problemi della lotta all’evasione fiscale. È in contrasto con la filosofia della riforma fiscale che noi stiamo realizzando, cioè quella di un fisco amico e non di un fisco oppressore, e quindi io chiederò durante il Consiglio dei ministri di revocare questo provvedimento che è nato in passato, non certamente oggi, ma essendoci stata una dichiarazione del Garante della privacy che poi autorizzava scelte fatte in passato è stato inserito nel decreto. Ora bisogna abolirlo. Presenterò una proposta per abolirlo”. Così il vicepremier e segretario di FI, Antonio Tajani, parlando a margine di un evento a Palazzo Wedekind, a Roma. 

Tajani: “Redditometro è simbolo fisco nemico, apprezzo parole Meloni”

“Ho apprezzato le parole del Presidente del Consiglio, e venerdì in Cdm ribadirò la mia posizione, la posizione di Forza Italia che è da sempre contraria al redditometro perché noi vogliamo un fisco amico, non un fisco nemico. Il redditometro è il simbolo del fisco nemico del cittadino, del fisco che opprime, del fisco che invade la tua vita, del Grande Fratello. Noi vogliamo fare l’esatto contrario: fare in modo che il cittadino si possa confrontare, che possa trovare degli accordi, che si possono pagare regolarmente le tasse senza evasione, ma non con uno strumento che mi pare veramente superato e inutile”, ha aggiunto Tajani.

Tajani: “C’è già testo per eliminarlo, valuteremo formula migliore”

Tajani, intanto, assicura che è già pronto il testo per eliminare il redditometro. “Può essere un emendamento o anche un altro decreto del viceministro” Maurizio Leo, “studieremo la formula giuridica ma si può già emendare con una decisione del Consiglio dei ministri. Non è un decreto attuativo, valuteremo la formula giuridica migliore“, ha detto il vicepremier e segretario di FI. “Io credo che si possa prendere una decisione anche in Cdm, vediamo. Porrò il problema al Cdm, farò una proposta, stiamo già lavorando e c’è già un testo quindi vediamo come si può fare da un punto di vista giuridico. Ma quello che conta è la volontà politica, e mi pare che ci sia, anche le parole del presidente del Consiglio sono state molto chiare”. 

Schlein: “Governo spesso diviso, ora meno bravi a nasconderlo”

“Il governo è diviso su moltissime questioni, sono meno bravi a nasconderlo in questa campagna elettorale, uno tira di qua, l’altro tira di là”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine del ‘Faccia a faccia’ nella sede della Cna a Roma, rispondendo a una domanda sulle fibrillazioni in maggioranza sul redditometro.

L’ironia di Conte: “Meloni dirà ‘ha stato Conte’ pure su questo”

“Udite, udite. Meloni ora annuncia che vi salverà dal redditometro, dal ‘grande fratello fiscale’. Questo quel che dice. Però nel decreto pubblicato il redditometro lo ha inserito il Governo Meloni. Dormiva o ‘ha stato Conte’ pure su questo? In che mani siamo? Pensano che i cittadini siano degli ingenui, da raggirare”. Così il leader M5S Giuseppe Conte sui social.”Come sulla scheda elettorale con le candidature finte – aggiunge -Come quando fanno i leoni annunciando tasse sulle banche sui social e poi di nascosto si trasformano in teneri coniglietti che non chiedono nemmeno 1 euro su 28 miliardi di utili ai grandi istituti mentre per i cittadini esplodono i mutui. Basta con le prese in giro”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata