Gilda Sportiello l'ha depositata alla Camera: "Intendo salvaguardare la libertà di scelta e garantire il diritto all'autonomia del corpo"

La deputata del Movimento Cinque Stelle Gilda Sportiello ha depositato alla Camera una proposta di legge contro la presenza delle associazioni antiabortiste nei consultori. Il testo prevede l’accusa di stalking, con pene fino a sei anni e mezzo, per i trasgressori.

“Con la mia proposta di legge intendo salvaguardare la libertà di scelta di abortire, – spiega Sportiello, contattata da LaPresse – contrastare qualsiasi tentativo di ostacolarne l’esercizio e garantire ad ogni persona il diritto all’autonomia del corpo e all’accesso libero, informato, pieno e universale alla salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti, come pure a tutti i servizi di assistenza sanitaria correlati, senza discriminazioni, compreso l’accesso a un’interruzione volontaria di gravidanza sicura e legale”. La deputata pentastellata è stata di recente promotrice di una legge per inserire il diritto all’aborto nella Costituzione. L’articolo 2 del testo, chiarisce la deputata, “detta disposizioni per assicurare un accesso sicuro all’interruzione volontaria di gravidanza e a tal fine dispone che nei consultori familiari e nelle strutture sanitarie sia assicurato tutto il personale non obiettore necessario a garantire l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza e tale disposizione costituisce un requisito strutturale, tecnologico ed organizzativo minimo per l’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private, accreditate e convenzionate”.

Nel testo si dispone “il divieto di accesso alle strutture sanitarie del Servizio sanitario nazionale e nei consultori familiari alle associazioni antiabortiste ed anche il divieto di avvicinamento alle donne che si recano in tali strutture. La violazione di tale divieto integra il reato di atti persecutori di cui all’articolo 612-bis del Codice penale (reato di stalking, ndr)”. “Con l’articolo 4 – sottolinea Sportiello – disponiamo l’abrogazione della norma introdotta con il cosiddetto ‘decreto Pnrr’ che di fatto consente l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori familiari”.

L’articolo 3 detta ulteriori disposizioni a sostegno della salute sessuale e riproduttiva, disponendo il divieto di finanziamento da parte dello Stato e degli enti pubblici delle associazioni, anche estere, anti-genere e anti-scelta ovvero antiabortiste. Si prevede inoltre che si dia “completa attuazione” alle Linee guida OMS del 2022 su ‘Aborto sicuro: orientamenti tecnici e strategici per i sistemi sanitari’, finalizzate a rimuovere e combattere gli ostacoli che si frappongono a un aborto sicuro e legale e all’accesso alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti. Si prevede poi che sul sito del ministero della Salute sia realizzata un’apposita sezione esplicitamente dedicata ai servizi per l’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) e alla contraccezione, recante i dati sull’interruzione di gravidanza in formato aperto, con informazioni e mappe dei servizi chiare e aggiornate, in più lingue e con un numero verde per le richieste di Ivg che risponda almeno 12 ore al giorno per orientare chi con urgenza cerca una struttura ove effettuare senza alcun ritardo l’interruzione volontaria di gravidanza. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,