La vita professionale e politica nel centrodestra dell'esponente di Noi Moderati

Prima la carriera da giornalista a Mediaset, poi quella politica nel Centrodestra. Il Parlamento Europeo e la presidenza della Liguria per due mandati, fino agli arresti domiciliari in un’inchiesta per corruzione della procura di Genova.

Gli esordi in politica

Classe 1968, Giovanni Toti nasce a Viareggio nel 1968. Giornalista professionista, inizia a lavorare a Mediaset nel 1996 fino a diventare direttore di Studio Aperto nel 2010 e nel 2012 del Tg4. Due anni dopo si dimette per essere nominato consigliere politico di Forza Italia e nello stesso anno viene eletto al Parlamento Europeo nelle fila degli azzurri.

Presidente della Liguria

Solo un anno dopo l’elezione a Strasburgo, però, Toti viene candidato dal centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, sostenuto da Forza Italia e Lega Nord. Vince le elezioni regionali con il 34,4% dei consensi (circa 226mila voti) contro il 27,87% dell’avversaria, Raffaella Paita del Pd. Durante il suo primo mandato da presidente regionale affronta la crisi conseguente al crollo del Ponte Morandi di Genova, il 14 agosto 2018, in cui morirono 43 persone, ottenendo dal governo lo stato di emergenza per la città. Nel 2019 viene nominato coordinatore nazionale di Forza Italia insieme a Mara Carfagna ma solo 40 giorni dopo Berlusconi nomina un nuovo coordinamento escludendolo e provocando la sua insoddisfazione. Il primo agosto 2019 fonda dunque il nuovo movimento liberale ‘Cambiamo!‘.

In testa a ‘Cambiamo’ si ricandida alla presidenza della Liguria nel 2020, in coalizione con Lega, FdI, Forza Italia e Udc. Batte Ferruccio Sansa candidato da centrosinistra e M5S con il 56,13% dei consensi contro il 38,60% e la sua lista civica ‘Cambiamo con Toti Presidente’ ottiene più voti di tutte, con il 22,61% delle preferenze

Dopo la rielezione, nel 2021 prova a costruire un ‘Terzo Polo’ insieme al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, fondando ‘Coraggio Italia’. La lista si candida alle elezioni del 25 settembre 2022 insieme all’Unione di Centro all’interno della coalizione di centro-destra ma poi, l’11 agosto, insieme a Maurizio Lupi, Brugnaro e Lorenzo Cesa, Toti presenta la lista unitaria Noi Moderati per le politiche. Prenderanno lo 0,91% alla Camera e lo 0,89% al Senato. Nel 2023 l’assemblea generale di Coraggio Italia dichiara conclusa l’esperienza comune con Noi Moderati ma Toti resta in quest’ultimo movimento e il 17 ottobre 2023 viene eletto presidente del consiglio nazionale di Noi moderati composto da 150 membri.

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