Via libera della commissione Giustizia del Senato all’emendamento della relatrice Erika Stefani

La commissione Giustizia del Senato ha approvato l’emendamento della relatrice Erika Stefani al ddl sulle Intercettazioni tra indagato e difensore sul limite di 45 giorni con deroghe per i reati più gravi, come criminalità organizzata e terrorismo. Il via libera a maggioranza, con l’astensione del Pd che aveva sollevato il tema delle deroghe. Contrario il M5s.

Le Intercettazioni prevede l’emendamento approvato non possono avere una durata complessiva superiore a quarantacinque giorni, salvo che l’assoluta indispensabilità delle operazioni per una durata superiore sia giustificata dall’emergere di elementi specifici e concreti, che devono essere oggetto di espressa motivazione”. Interviene sulla normativa antimafia, con una deroga rispetto a quanto previsto dall’articolo 267 del codice di procedura penale. Il governo ha espresso parere favorevole.

Sisto: “Con limite 45 giorni equilibrio indagini e diritti indagati”

“Il governo esprime soddisfazione” per la conclusione dell’esame degli emendamenti al ddl sulle Intercettazioni tra indagato e difensore in commissione Giustizia del Senato: così il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto al termine della seduta della commissione che ha approvato l’emendamento della relatrice Erika Stefani al ddl del senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin che introduce un tetto di 45 giorni alle Intercettazioni con deroghe per la criminalità organizzata.

“È un provvedimento equilibrato che si pone esattamente al centro tra esigenze delle indagini, che nessuno nega, e diritto alla riservatezza, per una corretta gestione di uno strumento invasivo. I reati più gravi sono rimasti fuori da tutto questo – precisa Sisto – compreso il terrorismo. È un ulteriore passo verso un corretto equilibrio tra chi indaga e diritti degli indagati”. “Ora bisogna portarlo in Aula e farlo diventare legge quanto prima”, conclude. 

M5s: “Maggioranza non si ferma nemmeno di fronte a violenza donne”

“Governo e maggioranza marciano senza sosta e senza scrupoli sulle Intercettazioni, ad ogni provvedimento trovano il modo di limitarle, è diventata una autentica ossessione. Non si fermano nemmeno di fronte alla violenza contro le donne, con buona pace dei proclami continui della premier Meloni e di tutto il centrodestra”. Così la capogruppo M5S in commissione Giustizia al Senato, Ada Lopreiato.

“Nel provvedimento sulle Intercettazioni tra l’indagato e il proprio difensore, noi del M5S avevamo proposto un emendamento per, quantomeno, escludere i reati sulla violenza di genere dalla tagliola dei 45 giorni di durata delle Intercettazioni voluta dalla maggioranza e dal governo. Ebbene, lo hanno bocciato – afferma -. La retorica, le belle parole e i proclami svaniscono in un attimo di fronte ai fatti, il centrodestra ha un solo obiettivo: spuntare le armi degli investigatori contro i reati dei potenti, anche a costo di sacrificare le donne vittime di violenza”.

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