A Germonio, nel Varesotto, una torta e poi bottiglie di vino, magliette e bandiere per il fondatore del partito

Una torta e poi bottiglie di vino, magliette e bandiere. Germonio, nel Varesotto per un giorno torna il centro del mondo leghista per festeggiare, fuori dalla villa dove vive il fondatore, Umberto Bossi, i 40 del partito. A consegnare i doni al Senatur una schiera di persone che: “Non hanno tradito gli ideali di allora”. È lui, il leader ultraottantenne, accoglie tutti nel salotto della sua casa per un saluto e una foto rigorosamente scattata dal figlio Renzo perché all’ingresso bisogna consegnare il cellulare. Organizzatore della manifestazione, Roberto Castelli ex big del Carroccio. “Un uomo da solo che ha cominciato da zero, forte solo della suola delle proprie scarpe, delle proprie idee e del suo carisma eccezionale. Nessuno è più nato come lui”, dice Castelli. Molti tra i manifestanti hanno parole di fuoco verso l’attuale segretario, Matteo Salvini che definiscono un traditore. La processione continua, si entra 5 per volta, alla fine tocca ai tanti giornalisti ai quali il Senatur non si sottrae: “Il più bel ricordo di questi 40 anni? Quando ho portato migliaia di persone sul Monviso per raccogliere l’acqua dalle sorgenti del Po”, confessa: “Agnelli girava con l’aereo e diceva che eravamo pochi ma eravamo tanti”.

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