Il vicepremier: "Putin potrebbe cercare di utilizzare l’attentato a Mosca per rinforzare l’attacco contro Kiev"
Antonio Tajani ha assicurato che Roma non invierà militari in Ucraina. “Siamo tutti preoccupati per quello che accade ma la preoccupazione deve spingerci ancora di più a lavorare per la pace, a lavorare contro un’escalation del conflitto. Non si è mai parlato – l’Italia non ci pensa affatto – di inviare militari a combattere in Ucraina. Il nostro sostegno è di tipo finanziario, di tipo politico, anche sostegno di materiale militare, ma mai di una presenza di nostri soldati a combattere contro i russi. Noi difendiamo il diritto dell’Ucraina a essere un Paese indipendente e libero, ma non siamo in guerra con la Russia, che è una cosa differente”, ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, ospite di Re Start su Rai3.
“Putin potrebbe usare attentato per rafforzare attacco contro Ucraina”
“In questo momento Putin potrebbe cercare di utilizzare l’attentato per rinforzare l’attacco contro l’Ucraina, mi pare ci sia un’attività militare molto forte da parte della Federazione russa, però bisogna sempre” lavorare “con grande determinazione per tentare una de-escalation, questo è il nostro compito, fermo restando il sostegno all’Ucraina e la lotta incondizionata al terrorismo”, ha detto ancora Tajani, parlando ai microfoni di Rtl 102.5
“Terrorismo piaga da estirpare”
“Noi abbiamo espresso subito solidarietà alle famiglie delle vittime dell’attentato a Mosca e abbiamo condannato come governo immediatamente con grande fermezza ciò che era accaduto. Quindi azione contro il terrorismo di tutti perché il terrorismo è una piaga che va estirpata con una collaborazione internazionale molto forte”, ha aggiunto il ministro.
“Rischi per Italia? Controlli rafforzati dopo attacco Hamas”
“Da quando è scoppiata la guerra in Medioriente, cioè da quando c’è stato l’attacco di Hamas a Israele, noi abbiamo certamente rinforzato i controlli, sono circa 250 i luoghi più protetti in Italia e la nostra intelligence, le nostre forze dell’ordine, sono sempre al lavoro con attività di prevenzione, tant’è che qualche giorno fa sono stati arrestati a L’Aquila 3 presunti terroristi palestinesi che volevano compiere degli attentati”, ha sottolineato il vicepremier. “Come ha detto ieri anche il sottosegretario Mantovano, che ha la responsabilità dei servizi segreti, i rischi sono più di soggetti che si autoradicali zzano che di gruppi organizzati nel nostro Paese, però la vigilanza è sempre molto forte e soprattutto l’attività di prevenzione”.
“Parole Salvini su Putin? Vicenda superata, maggioranza solida”
“Mi pare che sia una vicenda ormai superata. La maggioranza è solida, il governo lavora con la massima collaborazione interna, poi siamo in campagna elettorale per le europee, ci possono essere dei toni di forte identificazione delle singole forze politiche, ma Forza Italia che è il partito che io ho l’onore di guidare lavora sempre per la collaborazione delle forze di centrodestra perché gli elettori non ci vogliono in polemica”, ha ribadito il vicepresidente del Consiglio in merito alle parole di Matteo Salvini sulla vittoria di Vladimir Putin alle elezioni presidenziali. A proposito dei retroscena secondo cui Tajani sarebbe molto infastidito da quelle parole, il titolare della Farnesina ha risposto: “Io ho detto soltanto, se c’era preoccupazione per la posizione dell’Italia sul risultato in Russia, che io sono il ministro degli Esteri, la posizione è quella del governo ed è chiara, questo ho detto. Non faccio mai polemiche e credo che in questo momento tutti quanti noi dobbiamo lavorare per risolvere i problemi dei cittadini, che sono la priorità numero uno, quindi per quanto mi riguarda rinforzare le esportazioni, aiutare le nostre imprese a fare affari all’estero, esplorare nuovi mercati, fare una politica estera che ci permetta di essere protagonisti portando a casa risultati positivi per il nostro Paese”.
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