Alle 8.15 è previsto un vertice in prefettura con tutti i rappresentanti delle parti sociali, produttive e delle istituzioni locali e regionali

Il ministro Adolfo Urso dalle 6.15 è all’ex Ilva di Taranto per visitare gli impianti e per parlare con i lavoratori, accompagnato dal commissario straordinario Giancarlo Quaranta. Si tratta del primo appuntamento in agenda del responsabile del dicastero delle Imprese e del Made in Italy nella città pugliese. Alle 8.15 si recherà in prefettura per un vertice con tutti i rappresentanti delle parti sociali, produttive e delle istituzioni locali e regionali. 

Urso: “Settore siderurgico ha fatto crescere industria italiana”

“Se esiste l’industria italiana, se esiste un’industria dell’automotive, degli elettrodomestici e della cantieristica, lo è perché a monte vi é stata un’industria siderurgica come Taranto che ha fornito gli strumenti affinché crescesse l’industria italiana“, ha detto Adolfo Urso nel suo intervento all’ex Ilva di Taranto. Il ministro delle Imprese ha ricordato che il governo ha deciso di “commissariare l’azienda con l’amministrazione controllate” scegliendo “una persona che voi conoscete bene – ha detto rivolgendosi agli operai – una persona che è nata in questa fabbrica e conosce la vita staordinaria di quello che è stato, per lungo tempo, il più importante impianto siderurgico d’Europa”. 

“Assoluta volontà di rilanciare il sito”

Urso poi ha assicurato: “Abbiamo l’assoluta volontà di rilanciare il sito in sicurezza”. “C’è l’obiettivo di rilanciare lo stabilimento ex Ilva nei prossimi mesi, nei prossimi anni – ha affermato – quando il sito sarà gestito da un player industriale importante e significativo che scommetta sul sito e quindi sul lavoro di Taranto per rilanciarlo e affermarlo in Italia e in Europa”. “Occorre rilanciare da subito la produzione per poi realizzare procedure pubbliche e consentire ad altri investitori di scommettere su questo impianto”, ha sottolineato. 

“Chiesto a Ue di cambiare politica industriale siderurgica”

“Abbiamo chiesto all’Europa di cambiare la tempistica e le modalità dell’industria siderurgica”, ha detto ancora il ministro della Imprese. “Ho incontrato più volte i commissari Breton e Vestager, ho chiesto più volte di cambiare obiettivi e modalità dell’industria siderurgica – ha sottolineato – altrimenti noi saremo schiacciati da chi produce fuori dall’Europa senza rispettare le condizioni ambientali e sociali che noi vogliamo giustamente rispettare”.”Ma non possiamo vivere e produrre in concorrenza sleale con altri che fuori dell’Europa – ha evidenziato – stanno realizzando impianti siderurgici addirittura a carbone per invadere il mercato europeo. Questo non sarà più consentito”.”Ho rivisto il commissario Vestager domenica e sono convinto che ormai tra i commissari europei e i ministri della nostra comune casa europea si è aperta una riflessione su come cambiare tempistiche e obiettivi della siderurgia per rendere gli stabilimenti europei competitivi”, ha sottolineato.

“Sfida di Taranto è sfida del lavoro italiano”

“Questa non è soltanto la vostra sfida, è in palio la sfida del lavoro italiano”, ha dichiarato Urso. Il ministro ha ricordato di aver incontrato spesso le rappresentanze sindacali della fabbrica “sia al ministero sia a Chigi, come era giusto che fosse” perché Taranto è “la cartina di tornasole” della politica industriale italiana. “Se riusciamo insieme a mettere in sicurezza il sito più importante d’Italia, per cui chiedo e darò la piena e massima collaborazione come governo e tutte le istituzioni, sono convinto che vinceremo questa sfida“, ha aggiunto. 

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