E Calenda replica: "Hai rotto le balle, ricordati di querelarmi". Tajani: "Sua morte provocata da Cremlino, direttamente o indirettamente"

Matteo Salvini torna sul caso Navalny: “Contestazioni alla Lega da parte della sinistra ci sono tutti i giorni. Noi ieri eravamo in piazza per chiedere chiarezza e chiedere la fine nel 2024 di tutti i conflitti aperti. Noi come possiamo sapere cosa è successo a Navalny? Come posso giudicare oggi cosa è successo dall’altra parte del mondo, capisco la posizione della moglie, ma è giusto fare chiarezza. È chiaro che c’è un morto e quindi bisogna fare assolutamente chiarezza, ma la chiarezza la fanno i medici e i giudici, non la facciamo noi” ha dichiarato il leader della Lega su Rtl 102.5″.

“Noi ieri siamo andati – ha aggiunto a proposito della fiaccolata al Campidoglio – tutte le fesserie in questi anni sui legami con la Russia, i finanziamenti inesistenti sulla Russia, sono state archiviate, i giudici hanno detto che non è successo nulla, sono palle. Siamo andati a manifestare pacificamente e qualche meno pacifico di sinistra urla contro di noi”. 

Calenda: “Salvini non rompa le balle”

Adesso, Matteo Salvini, hai rotto le balle”. Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda, rispondendo alle parole del leader della Lega che ha detto che “non si può sapere” cosa sia successo a Navalny e che chiarezza la devono fare medici e giudici. “1) il giudizio dei magistrati di una dittatura non conta nulla – scrive -. 2) ieri hai mandato i tuoi ad una manifestazione contro l’assassinio di Navalny. 3) dacci evidenza che l’accordo con Russia Unita è stato disdetto. 4) ora chiedo al mio ufficio studi di verificare uno per uno gli imprenditori che hanno finanziato la Lega che legami hanno con la Russia. 5) ricordati di querelarmi”. 

E poi ha aggiunto: “Se la Lega e Matteo Salvini non smentiranno pubblicamente il rinnovo dell’accordo con il partito di Putin Russia Unita, Azione presenterà una mozione di sfiducia contro Salvini. Un ministro della Repubblica non può essere partner politico di un dittatore assassino e imperialista che vuole disgregare l’Ue. Aggiungo che c’è un serio problema di sicurezza nazionale e di accesso ad informazioni sensibili”.

Tajani: “Sua morte provocata da Cremlino, direttamente o indirettamente”

“Ho sentito ieri” la moglie di Alexei Navalny, “le ho espresso la solidarietà del governo italiano, il nostro impegno per difendere libertà, democrazia, libertà di opinione. Abbiamo chiesto la liberazione di tutti i detenuti politici in Russia e continueremo a difendere il diritto di ogni cittadino di poter esprimere le proprie idee. Ho fatto svolgere un minuto di silenzio in apertura dei lavori del G7 a Monaco sabato scorso, quindi la nostra posizione è chiara. Ieri un’ampia delegazione di Forza Italia ha partecipato alla manifestazione al Campidoglio, convintamente. Per noi non ci sono che parole di condanna”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa alla Camera per presentare il Congresso di Forza Italia.

“Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – è chiaro che i fatti dovranno essere accertati, ma è indubbio che Navalny è stato fatto morire. Non sappiamo se è stato ucciso fisicamente da un killer, ma si può provocare la morte di una persona anche con una detenzione che è incompatibile con la vita, e questo è successo. Perché Navalny stava in un gulag come quelli che usava l’Unione Sovietica, in una regione della Russia dove c’è un clima invivibile, immaginiamoci da parte di un detenuto. Io non so cosa sia successo e bisogna accertare la verità, ma certamente la morte di Navalny è stata provocata dal Cremlino, se non direttamente, certamente indirettamente”. 

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