Il presidente della Repubblica: "In Ue serve voto a maggioranza"
“Le sfide di fronte alle quali l’umanità si trova, pongono a rischio la sopravvivenza del pianeta, a partire dalle conseguenze della condizione climatica, sino a modalità belliche – che ci riportano a epoche che non hanno il diritto di riproporsi – in cui i popoli divengono ostaggi delle politiche aggressive dei rispettivi governi”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla XVI Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori in corso alla Farnesina.”Affermare che stiamo vivendo tempi ordinari sarebbe negare l’evidenza – ha aggiunto Mattarella – Né può recare conforto la circostanza che, nella dimensione internazionale, periodi di pace e periodi di tensione e contrasto si sono frequentemente succeduti”.
Ucraina, Mattarella: “Inaccettabile riemergere logica imperiale”
“La pretesa del riemergere, nel terzo millennio, della logica ‘imperiale’ è inaccettabile. A suffragarla non soccorre neppure più l’alibi ideologico, di confronto/competizione tra sistemi basati su progetti di vita contrapposti. Rimane soltanto la logica della prepotenza”, ha aggiunto Mattarella. “Ecco la ragione elementare per puntare sul multilateralismo per quei Paesi – come l’Italia – che rifiutano intenti imperialisti e non hanno l’ambizione di essere ‘satelliti’ di nessuno bensì di cooperare, da pari, con tutti gli Stati e i popoli di buona volontà, anche per governare la globalizzazione, facendone crescere la coincidenza con il perimetro della libertà e del benessere”, ha poi sottolineato il Presidente della Repubblica, affermando, inoltre “il principio della sovranità democratica rispetto alla sovranità di fatto, talvolta pretesa da imprese ‘over the top’, convinte di essere titolari del diritto di dettare regole”.
Ue, Mattarella: “Non è perfetta, cantiere da completare”
“Come ogni costruzione umana, l’Unione europea non è perfetta: è un cantiere permanente, da puntellare quotidianamente con il lavoro di tutti”, ha poi sottolineato Mattarella. “E’ un cantiere da completare nella sua architettura, non potendo troppo a lungo reggere una costruzione parziale – ha aggiunto il capo dello Stato -. Non possiamo che guardare con impazienza ai passi ancora necessari per la costruzione di una vera politica estera e di difesa europea. Le crisi in atto ci impongono di agire insieme, continuando a lavorare allo sviluppo di maggiori capacità e risposte comuni – in costante coordinamento con i nostri alleati e con la Nato – nella consapevolezza di dover aumentare nell’Unione il nostro grado di capacità strategica e di responsabilità. La sicurezza europea dipenderà sempre più dalla capacità degli europei stessi di provvedervi”.
“Allargamento e approfondimento dei meccanismi di integrazione economica e politica sono due aspetti strettamente connessi. Perché l’Unione europea possa svolgere un ruolo rilevante a livello interno ed internazionale, essi debbono procedere di pari passo. Una esigenza, questa, che dovrebbe indurci ad un sempre maggiore ricorso al voto a maggioranza“, ha aggiunto il Presidente della Repubblica. “Il processo di allargamento si è rivelato, negli ultimi decenni, uno dei più importanti strumenti al servizio della stabilità dell’intera area continentale. Al riguardo, la recente decisione del Consiglio europeo di aprire i negoziati per l’adesione con l’Ucraina e la Moldova, di concedere lo status di candidato alla Georgia, fanno stato dell’avanzamento dei nostri partner orientali nel percorso di avvicinamento all’Unione. Occorre tuttavia essere effettivi, nei tempi e nei modi”, ha inoltre sottolineato il capo dello Stato.
Mattarella: “Terrorismo avanza dove politica perde terreno”
“Il terrorismo avanza laddove la proposta politica perde terreno, o l’impegno di paziente tessitura di soluzioni diplomatiche rimane frustrato nei suoi risultati, nonostante il trascorrere dei decenni”, ha sottolineato inoltre Mattarella. “Il conflitto israelo-palestinese è innegabilmente il risultato della prolungata incapacità di costruire tali percorsi di dialogo e convivenza, e di perseguire l’unica strada ragionevole: la soluzione dei due Stati“, ha poi specificato l’inquilino del Quirinale in merito alla situazione in Medioriente.
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