La segretaria del Pd a margine del Forum Europa, organizzato dai dem a Roma: "Il Parlamento è il luogo del confronto"

Elly Schlein ha parlato del suo e rifiuto all’invito di Giorgia Meloni di partecipare ad Atreju, la kermesse di Fratelle d’Italia. “Non solo non ci siamo sottratti al confronto” con la premier Giorgia Meloni, “ma più volte l’ho richiesto io, nelle sedi opportune”, ha detto la segretaria del Pd a margine del Forum Europa, organizzato dai dem a Roma. “Anzitutto è il Parlamento il luogo del confronto, dopodiché confronto nel merito con lei in qualsiasi momento su qualsiasi questione, non in casa sua o nostra, ma di persona, in un luogo televisivo, non televisivo, non mi sono mai sottratta al confronto”. Teme un confronto Tv? “Non ho paura di nessun confronto con lei su niente, ad Atreju non era un invito a un confronto con lei ma a una festa di partito”, risponde.   

“Ci aspettavamo di sentire qualche idea uscire da questa loro festa di partito” ad Atreju, “mi sembra che sia due giorni che parlano del fatto che non sono andata. Evidentemente non hanno idee e proposte”, ha continuato Schlein che ha aggiunto: “Abbiamo pure appreso delle critiche fuori luogo di dirigenti Rai” ad Atreju “che non dovrebbero dichiararsi militanti alle feste di partito se vogliono dichiarare l’imparzialità del servizio pubblico. Non hanno nemmeno scelto la strada di un attacco politico, ma personale. Questa idea dell’andare lì a denigrare gli avversari politici per ingraziarsi chi comanda la trovo molto distante dalla nostra cultura”. 

Sul palco la segretaria dem aveva poi ulteriormente spiegato le sue motivazioni: “Io sarò sempre disponibile al confronto nel merito con tutti, anche con la Presidente Giorgia Meloni. Ma quello che ho declinato non è un invito al confronto con lei, è un invito alla sua festa di partito nel giorno in cui ci negavano il confronto nel luogo deputato, il Parlamento, affossando con un sotterfugio la nostra proposta sul salario minimo. E poi, vorrei fosse chiaro, per la mia cultura politica non avrei potuto mai calcare il palco con un eversore che ha detto che Pedro Sanchez andrebbe appeso per i piedi. Con i nostalgici del franchismo e del fascismo io il palco non lo divido“.

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