Lo ha detto la presidente del Consiglio nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre

Giorgia Meloni parla del patto di stabilità alla Camera: “Se nonostante una trattativa difficilissima la partita è ancora aperta, se l’accordo finale è stato posticipato – auspicabilmente – a una nuova riunione dell’Ecofin da convocarsi nei giorni successivi al Consiglio europeo con il mandato di chiudere entro l’anno, è perché a Bruxelles tutti riconoscono che la posizione del governo italiano è sostenuta da una politica di bilancio seria che anche oggi voglio rivendicare. Perché l’Italia, a dispetto del racconto che spesso si fa, è una Nazione virtuosa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre.

“Lo testimonia innanzitutto – ha aggiunto la premier – l’avanzo primario che, fatta eccezione per il periodo Covid e post Covid, ha quasi costantemente registrato un incremento dai primi anni ’90 ad oggi. E dal 2024 noi torneremo di nuovo in avanzo primario. Lo testimonia anche il nostro sistema pensionistico, che è comunque tra i più equilibrati d’Europa. E lo testimoniano le misure adottate da questo governo: negli ultimi mesi noi siamo intervenuti per ridurre le spese improduttive, abbiamo avviato un’azione di razionalizzazione della spesa che riguarda il settore pubblico, abbiamo dato vita a un piano di privatizzazioni che, però, sia chiaro, con questo governo non diventeranno mai delle svendite. Il tutto accompagnato da dati macroeconomici stabili e soddisfacenti, da un mercato del lavoro che sta facendo registrare risultati record sul fronte dell’occupazione, e particolarmente sul fronte dell’occupazione stabile, da una Borsa che nel 2023 sta facendo registrare la migliore performance d’Europa, da un spread sotto controllo, da agenzie di rating – notoriamente poco accomodanti – che danno fiducia all’economia italiana”.

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