La decisione del Ministro legata alle "polemiche suscitate" dalla scelta. L'ex deputata: "Credevo caso Cecchettin spartiacque, non è così per alcuni"

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha deciso di ‘non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni'” contro la violenza di genere nelle scuole “a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman” dopo che la scelta “ha suscitato polemiche”.

“La scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche” fa sapere il Ministro rinnovando i “ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate” alle tre figure che erano state scelte per la loro “diversità culturale” come “messaggio forte per significare che nel contrasto alla violenza contro le donne dobbiamo essere tutti uniti, partendo da iniziative concrete, di buon senso, non estremiste, nè tanto meno ideologiche. Era un tentativo di unire mondi molto distanti fra loro per un fine socialmente importante“. “Il progetto ‘Educare alle relazioni’ andrà avanti senza alcun garante – conclude il Ministro – Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti”.

Concia: “Evidente che non ci sono condizioni per assumere ruolo”

“Capisco la decisione del Ministro Valditara e lo ringrazio della fiducia accordatami: dopo due giorni di polemiche da ambienti massimalisti della destra e della sinistra, è per me evidente che non esistono le condizioni per svolgere il lavoro equilibrato e dialogante che mi ero proposta insieme alle altre due garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’. Resto convinta che solo il confronto tra matrici culturali differenti possa produrre linee guida efficaci e non divisive sul tema del rispetto della libertà delle donne”. Lo afferma Anna Paola Concia, coordinatrice del Comitato Organizzatore di Didacta Italia, dopo che il ministro Valditara ha deciso di tornare indietro sulla sua decisione di affidarle il ruolo di coordinatrice del progetto di educazione affettiva nelle scuole. 

Concia: “Credevo caso Cecchettin spartiacque, non è così per alcuni”

“Credevo davvero che l’orribile femminicidio di Giulia Cecchettin avesse segnato uno spartiacque anche su questo. Ê stato cosí per le donne, che sono scese in piazza a migliaia, a prescindere dalle loro convinzioni politiche. È stato cosí per i giovani, che hanno fatto altrettanto e hanno animato dibattiti importanti nelle scuole. Non è stato così per quei settori estremisti dell’associazionismo e della politica che si sono mobilitati per sabotare la possibilitá stessa di un confronto super partes. Peccato. Il mio impegno resta, cosí come quello delle istituzioni scolastiche, confermato oggi dal ministro. Lo rilanceremo nella prossima edizione di Didacta Italia e in ogni altra occasione utile”, ha aggiunto Concia.

La Russa chiama Concia ed esprime vicinanza

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a quanto si apprende ha telefonato ad Anna Paola Concia per invitarla al concerto di Natale di domani in Senato ed esprimerle “vicinanza umana”. I due, sempre a quanto si apprende, non avrebbero parlato della vicenda che sta coinvolgendo Concia in queste ore, dopo che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è tornato sulla decisione comunicata ieri di affidarle il ruolo di coordinatrice del progetto di educazione affettiva nelle scuole. Una decisione su cui si erano scatenate le polemiche di una parte della maggioranza. 

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