Il messaggio del capo dello Stato: "Radio e tv sono straordinari veicoli di innovazione"

Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull’importanza del pluralismo televisivo, in occasione dell’Assemblea Generale e nel decennale di costituzione di Confindustria Radio Televisioni. “Desidero unirmi alla celebrazione di un traguardo significativo per una Associazione di imprese rappresentativa del sistema dell’emittenza italiana al quale aderiscono sia le realtà private sia l’Azienda concessionaria del servizio pubblico. La radio e la televisione sono state straordinari veicoli di innovazione e di promozione culturale del Paese e sono finestra dalla quale ognuno di noi può affacciarsi per partecipare alla vita della propria comunità e di quella globale, anche dai nuovi dispositivi mobili che hanno cambiato radicalmente le modalità di fruizione. Nella odierna stagione, caratterizzata dagli straordinari cambiamenti innescati dalle innovazioni tecnologiche, gli operatori della radio e della televisione continuano a offrire una rappresentazione della realtà con professionalità e rispondenza alla verità. La proposta che viene da ciascun protagonista del comparto concorre alla realizzazione di quel pluralismo di voci e di idee che sostanzia la libertà di espressione declinata in ogni sua forma. Si tratta di una grande responsabilità e di una grande sfida”, ha affermato il capo dello Stato. “L’emittenza costituisce uno dei motori dell’industria creativa e culturale del Paese e assolve a funzioni fondamentali per garantire la vivacità della vita democratica della Repubblica – aggiunge Mattarella – La ricerca di modelli imprenditoriali sostenibili che sappiano far fronte all’impatto indotto dalle grandi trasformazioni digitali dell’economia e della società e determinato dai grandi operatori globali – che vede l’Unione europea al lavoro per definire gli opportuni ambiti regolatori – rappresenta una prova per tutti i soggetti coinvolti. Un appuntamento che interpella, altresì, le Istituzioni impegnate a garantire la piena attuazione dei principi richiamati in più parti della nostra Costituzione e in particolare negli articoli 2, 21 e 41″, conclude.

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