La premier all'assemblea della Cna: "Artigianato e Pmi ossatura nazione. Lavoro è priorità assoluta governo"

“Quando i governi cambiano continuamente nessuno all’estero si fida. In questi 75 anni sono cambiati i protagonisti, i partiti, le leggi elettorali, eppure l’instabilità è rimasta. Per questo abbiamo varato la riforma costituzionale che garantisce la stabilità del governo, e chi viene scelto deve poter guidare il Paese 5 anni. Cercheremo l’intesa in Parlamento ma se non si troverà andremo al referendum e confidiamo che gli italiani non si faranno sfuggire l’occasione di questa svolta epocale, dal quale poi discende tutto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video messaggio all’assemblea della Cna.

“Il lavoro è la nostra priorità assoluta, per quello abbiamo abbassato le tasse alle imprese che assumono. Il nostro lavoro sta dando i suoi frutti, con il tasso di occupazione che nel mese di settembre ha raggiunto il 61,7%. Il tasso di disoccupazione è sceso al livello più basso degli ultimi 15 anni e dal settembre dello scorso anno abbiamo 512mila posti di lavoro in più”, ha poi sottolineato la premier. “Non avete mai fatto mancare il vostro contributo e noi non faremo mancare la nostra disponibilità ad ascoltare il mondo dell’artigianato, uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese, con oltre 2,5 milioni di addetti. L’artigianato e le piccole e medie imprese sono il fiore all’occhiello dell’economia italiana”, ha aggiunto rivolta alla platea.

“Senza l’artigianato e le pmi non esisterebbe il made in Italy. Voi rappresentante un patrimonio da ascoltare, difendere, proteggere e valorizzare”, ha aggiunto Meloni, che ha spiegato: “Considero da sempre gli artigiani e le Pmi l’ossatura della nostra nazione, quella spina dorsale fatta di uomini, di donne, di famiglie che ogni giorno consente all’Italia di essere prospera, di produrre ricchezza e posti di lavoro. Voi rappresentate un patrimonio materiale e immateriale, che il governo vuole valorizzare”.

Fisco, Meloni: “Riforma per nuovo rapporto Stato-cittadini”

“La riforma del fisco punta a costituire un rapporto completamente nuovo tra cittadino e contribuente, che sia di collaborazione, di fiducia reciproca, segno di uno Stato che vuole fidarsi dei suoi cittadini per far sì anche che i cittadini si fidino di più dello Stato”, ha aggiunto Meloni. 

Salario minimo, Meloni: “Non risolve le cose , lo sanno anche opposizioni”

“Il problema dei salari non si risolve con il salario minimo, cosa che anche chi lo propone in cuor suo sa, e infatti quando era al governo non lo ha fatto. Il problema si risolve rafforzando la contrattazione. Finora si è visto il lavoro di questo governo per sostenere i salari, abbassando la tassazione sui salari con il taglio del cuneo, rinnovato anche per il 2024″, ha spiegato poi Meloni. Ma quello degli stipendi bassi “è un problema generale figlio di 30 anni di stagnazione delle retribuzioni a causa di una crescita molto al di sotto degli altri Paesi europei. E la ragione endemica è la debolezza della politica. L’Italia, con il continuo avvicendarsi dei governi, non ha potuto avere una strategia a lungo termine su nulla”, ha aggiunto.

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