La premier ha scritto urgentemente al Lord Cancelliere e segretario di Stato per la Giustizia del Regno Unito facendo riferimento alla convenzione Aja

La premier Giorgia Meloni ha inviato una lettera al Lord Cancelliere e segretario di Stato per la Giustizia del Regno Unito intervenendo personalmente sul caso di Indi Gregory la bimba di 8 mesi britannica affetta da una gravissima patologia mitocondriale considerata incurabile dai medici del Queen’s Medical Centre di Nottingham. Nella missiva visionata da LaPresse, la presidente del Consiglio ha chiesto alle autorità britanniche di collaborare per permettere il trasferimento della piccola in Italia facendo riferimento alla Convenzione dell’Aja per la protezione dei minori.

L’articolo 32 della convenzione Aja  

Nella lettera Meloni riporta l’articolo 32 paragrafo 1 lettera b, che recita che “su richiesta motivata dell’Autorità centrale o di un’altra autorità competente di uno Stato contraente con il quale il minore abbia uno stretto legame, l’Autorità centrale dello Stato contraente in cui il minore ha la sua residenza abituale e in cui si trova” potrà “chiedere all’autorità competente del suo Stato di esaminare l’opportunità di adottare misure volte alla protezione della persona o dei beni del minore”.

“Trasferimento in Italia nell’interesse della bambina”

L’ospedale dove Indi Gregory è ricoverata, il Queen’s Medical Center di Nottingham, “ha proposto ai genitori, nell’esercizio della potestà genitoriale, un piano di cure che prevede, in particolare, la sospensione compassionevole del supporto di terapia intensiva entro un periodo di sette giorni”, si legge nella lettera firmata dall’inquilina di Palazzo Chigi. “I suoi genitori non erano d’accordo su questo piano di trattamento e hanno preso in considerazione la proposta di un altro ospedale, l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, eccellenza mondiale nell’assistenza pediatrica”, scrive la premier sottolineando che si tratta di una soluzione “più adeguata al miglior interesse della bambina”.  

La Bambino Gesù stent e trattamenti sperimentali

Meloni ha parlato esplicitamente del protocollo che il nosocomio romano vorrebbe applicare. Nello specifico, ha spiegato la premier, “prevede l’applicazione di uno stent all’efflusso del ventricolo destro per la gestione della condizione cardiologica e trattamenti sperimentali per l’aciduria idrossiglutarica D2,L2 (terapia con fenilbutirrato, terapia con citrato e dieta chetogenica)”. 

 

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