La donna ha ricevuto il suicidio assistito in una clinica in Svizzera dopo che in Italia le era stata negata la possibilità di accedere all’eutanasia legale

Marco Cappato chiede che si verifichino eventuali responsabilità politiche della regione Lazio per il caso di Sibilla Barbieri, la donna che qualche giorno fa ha ricevuto il sostengo per il suicidio assistito in una clinica in Svizzera, dopo che in Italia si era vista negata la possibilità di accedere all’eutanasia legale. Il rifiuto è avvenuto – spiegano in un’apposita conferenza stampa lo stesso Cappato, l’ex senatore Pd Marco Perduca, il figlio della donna Vittorio e la legale Filomena Gallo – a seguito del parere positivo espresso dal comitato etico interpellato dall’ASL di Roma 1, che è stato però ignorato dalla stessa azienda sanitaria. Per questo motivo Cappato ha richiesto una presa di posizione dello stesso governatore della regione Lazio Francesco Rocca, altrimenti reo, a suo dire, di aver imposto una volontà politica alla sanità della sua regione.

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