Il ministro dell'Interno: "Darmanin è consapevole che l'Italia va aiutata"
Un’operazione navale congiunta dell’Unione Europea per bloccare le rotte del traffico di migranti nel Mediterraneo sulla falsariga dell’operazione ‘Sophia’ del 2015 equivarrebbe a un blocco navale. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Il blocco navale potrebbe rientrare nell’agenda del governo Meloni se si completasse quanto previsto in una direttiva europea, ovvero la declinazione delle varie fasi della missione Sophia. Se la missione Sophia, che all’epoca si fermò nella sua realizzazione a degli step intermedi ed ebbe l’esito di portare 44mila persone in più raccolte dalle nostre navi militari, si completasse con la realizzazione di dispositivi congiunti di controllo in mare e di restituzione a quei Paesi delle persone che partono, il blocco delle partenze sarebbe la piena realizzazione del blocco navale“, ha dichiarato il titolare del Viminale nella trasmissione ‘Ping Pong’ di Rai Radio 1.
Piantedosi: “Darmanin consapevole che Italia va aiutata”
Il ministro ha anche parlato dell’incontro di ieri, 18 settembre, con il suo omologo francese Gerald Darmanin a Roma. “Ho constatato che, con toni e atteggiamenti mai registrati in passato, il collega Darmanin è apparso sinceramente proiettato sulla consapevolezza che l’Italia va aiutata nel fare da Paese di primo ingresso in una attività che non può non partire dall’obiettivo di frenare gli arrivi in queste dimensioni”, ha affermato.
Piantedosi: “In Europa non c’è complotto contro Italia”
“In ogni angolo d’Europa, in vista delle prossime elezioni europee, si parla in parte all’elettorato e poi in parte si prende consapevolezza del problema“, ha proseguito Piantedosi. “Non c’è un complotto contro l’Italia. C’è stato un grande risultato per questo avvio dato dal presidente Meloni al processo di coinvolgimento dell’Europa in Africa, che era sempre stata la soluzione auspicata anche dai governi precedenti. Non credo ci sia un complotto anti italiano, credo invece che sia partita la campagna elettorale per le europee“.
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