Il sindaco del capoluogo lombardo: "Non si possono avere 20mila appartamenti dedicati a soggiorni brevi"

Milano come New York. Per il sindaco Beppe Sala serve una stretta sugli affitti brevi. “Milano vorrebbe fare una cosa simile a quella di New York e cioè di lavorare sul numero di giornate e poi sul numero di appartamenti”, ha detto il primo cittadino del capoluogo lombardo, a margine della presentazione del bilancio di un anno di attività di Musa, progetto finanziato attraverso i fondi del Pnrr, nato un anno fa dalla collaborazione tra Bicocca, Bocconi, Statale e Politecnico di Milano.”Adesso c’è il caso anche un po’ eclatante di New York, che però è un riferimento – ha spiegato -. Tra il bianco e il nero bisogna trovare il grigio giusto. Non si possono avere 20.000 appartamenti dedicati agli affitti brevi, la preoccupazione è che si colpisca il turismo ma il turismo in ogni caso sta crescendo. Quello che importa a noi è la gestione dell’offerta dei pacchetti”.”Non ce l’ho con il mio concittadino che ha un appartamento in più e lo affitta – ha affermato – ce l’ho con chi in questi anni ha fatto razzia e poi ha immesso gli appartamenti solo sul mercato degli affitti brevi”. “A Milano è successo, ci sono intere palazzine che hanno avuto quella destinazione”, sottolinea Sala.

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