Giustizia, Sisto: “Evitare che magistratura assuma compiti del Parlamento”

Giustizia, Sisto: “Evitare che magistratura assuma compiti del Parlamento”
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 28-03-2023 Roma (Italia) – Politica – Camera dei Deputati, Presentazione della Relazione semestrale 2023 sul Pnrr della Corte dei conti – Nella foto: Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia March 28, 2023 Rome (Italy) – Politics – Chamber of Deputies, Presentation of the 2023 half-yearly report on the Pnrr of the Court of Auditors – In the photo: Francesco Paolo,Sisto, vice minister of Justice

Intervista al Corriere della Sera del viceministro della Giustizia: “Basta con le guerre di religione ‘vintage'”

“Occorre esorcizzare il fantasma di una magistratura supplente della politica. Ma basta con le guerre di religione ‘vintage’“. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, a proposito dello scontro tra Governo e Magistratura. “L’Anm a mio avviso ha pieno titolo a esprimere critiche – osserva Sisto -, perchè ogni contributo è utile e può essere valutato nel dibatttio parlamentare. Ma sia chiaro: l’articolo 101 della Costituzione stabilisce che i magistrati sono soggetti soltanto alla legge. Occorre evitare che la magistratura assuma compiti del Parlamento. Ci si confronta, ma poi decidono i parlamentari democraticamente eletti dal popolo italiano, come previsto dalla Costituzione”. 

Sisto: “Importante che riforma Giustizia veda presto la luce”

“È necessario evitare qualsiasi diversivo retroscenista e far sì che le riforme vedano al più presto la luce. È la migliore risposta a chi dovesse cercare, anche dall’esterno, di minarne la credibilità” sottolinea, in un’intervista al Corriere della Sera, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.”Forza Italia è sempre stata garantista con tutti. Regole cogenti non ce ne sono. Spetta alla sensibilità di ciascuno. Per noi conta la presunzione di non colpevolezza”, dice Sisto, che relativamente alla separazione delle carriere spiega: “Era nel cronoprogramma delle riforme, fin dalla sua stesura originaria, collocata subito dopo il secondo intervento sulle norme ordinarie, che riguarderà fra l’altro la prescrizione e le intercettazioni”. 

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