Assemblea generale di Assolombarda alla presenza della presidente del Consiglio

Al via a Milano l’assemblea generale di Assolombarda, l’associazione degli industriali della Città Metropolitana di Milano e delle Province di Lodi, Monza e Brianza e Pavia. Intitolata ‘Nel cuore dell’Europa’, l’assemblea vede la partecipazione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Tra gli altri presenti anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il numero uno di Confindustria e di Assolombarda, Carlo Bonomi e Alessandro Spada, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. L’assemblea generale si svolge negli spazi di Camozzi Group, innovativa realtà industriale del territorio.

Vareremo a breve Chips act italiano

“Al lavoro sui chip si accompagna anche quello per varare a breve un vero e proprio Chips act italiano. Un’iniziativa che si inquadra sullo sfondo del Chips act europeo, che sul tema si dà degli obiettivi importanti”, ha detto la presidente del Consiglio intervenendo all’assemblea generale di Assolombarda a Milano, dal titolo ‘Nel cuore dell’Europa’. “La politica sui semiconduttori si inserisce in un piano più ampio che è volto a rendere l’Italia competitiva in settori ad alto contenuto tecnologico”, ha spiegato la premier.

Meloni: “Economia italiana la più affidabile in Eurozona”

“La vostra associazione rappresenta il cuore produttivo della Lombardia e l’Italia. Ho scelto di esserci in presenza, perché penso che sia doveroso sottolineare l’importanza dell’industria manifatturiera italiana a livello europeo e mondiale. Se i numeri del settore sono numeri incontrovertibili, quelli dei territori rappresentati da Assolombarda sono sorprendenti. Eppure assistiamo a una tendenza, secondo me, inspiegabile che porta a sminuire il portato dell’industria italiana“, ha esordito Meloni nel suo discorso davanti all’assemblea. “La stima di previsione al rialzo del Pil è al +1,2 percento nel 2023. Noi stiamo dimostrando un’affidabilità maggiore rispetto al resto dell’Eurozona“, ha proseguito. 

Meloni: “No a narrazione che penalizza Italia, è autodistruttiva”

Non comprendo il tentativo di sminuire i risultati della nostra nazione, che purtroppo è abbastanza congenito nella nostra mentalità. Questo atteggiamento è autodistruttivo, ci penalizza, ci indebolisce e va combattuto. Il mio compito è spezzare questa narrazione”, ha proseguito la leader di Palazzo Chigi. 

“Fiera del nostro lavoro, idee chiare su sfide”

La premier ha poi rivendicato quanto fatto finora alla guida del governo. “Sono fiera del lavoro che sta facendo il governo, ma so che questi risultati si devono al vostro lavoro. Il governo ha le idee chiare e lavora a livello nazionale ed europeo a 360 gradi. I dati positivi che registriamo sono un incoraggiamento a fare meglio. La dimensione europea e internazionale è ovviamente centrale”, ha affermato. E a riguardo, ha precisato che c’è “un approccio congiunto per un’Europa che oggi inizia a parlare nientemeno che di sovranità. Cosa impensabile fino a qualche tempo fa quando veniva considerato un tema autarchico, una specie di pericolosa tendenza dei partiti di destra ma non è così”.

Meloni sul Pnrr: “Metteremo soldi a terra, costi quel che costi”

“Mi dispiace che anche il Pnrr in Italia sia diventato terreno di scontro. Mi dispiace che ci sia qualcuno che tifa perché si fallisca come se non fosse interesse di tutti riuscire, ma quei soldi li metteremo a terra costi quel che costi. Faremo tutto quello che va fatto e metteremo tutti ai remi”, ha aggiunto la presidente del Consiglio sul tema del Pnrr. Ha però sottolineato anche la necessità “che remiamo tutti nella stessa direzione. Il Piano non l’ha scritto o negoziato questo governo, lavoriamo senza sosta per mettere a terra tutte le risorse nei tempi necessari. È un piano che ha bisogno di correttivi e di un grande impegno” da parte di tutti gli attori coinvolti. “Dovremmo comportarci come un sol uomo, maggioranza, opposizione, aziende, sindacati, magistrati e gente comune. Non è in gioco il governo ma la modernizzazione dell’Italia e sua credibilità internazionale”, ha concluso Meloni. 

Meloni: “Transizione ecologica va fatta con criterio”

Agli industriali lombardi, Meloni ha parlato anche di transizione ecologica, dicendo: “La transizione ecologica è indispensabile ma va fatta con criterio. Non possiamo smantellare la nostra economia e il nostro Paese. La sostenibilità ambientale deve camminare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale. Vogliamo sì difendere la natura, ma con l’uomo dentro. Quello che ci differenzia rispetto a un ambientalismo un po’ miope dal mio punto di vista è l’approccio pragmatico”.

Meloni: “Italia si può salvare, remare nella stessa direzione”

“Una delle principali sfide che ci poniamo è riformare le politiche attive del lavoro, legandole alle richieste delle imprese. Anche su questo sarà importante il contributo del mondo imprenditoriale. Su questo e su molto altro possiamo e dobbiamo lavorare insieme, probabilmente non sempre saremo d’accordo con tutti. Su una cosa la vediamo allo stesso modo: questa nazione si può salvare, può ancora stupire. Siamo sempre l’Italia, saremo sempre la nave più bella del mondo“, ha concluso la presidente del Consiglio. 

Sala a Meloni: “Milano merita un po’ di più”

Il sindaco milanese, parlando con i cronisti a margine dell’assemblea, ha chiesto a Palazzo Chigi “un interesse attivo per Milano. Quello che chiediamo lo stiamo chiedendo da tempo. In particolare sul trasporto pubblico chiediamo sostegno, però certamente vorrei più interesse. È chiaro che nel suo ruolo deve prestare grande attenzione a chi è in difficoltà e alle aree del Paese più in difficoltà. È chiaro che per crescere bisogna guardare qui. Milano sta dando un contributo al Paese straordinario. Noi all’erario versiamo 20 miliardi all’anno di tasse e al comune ne rimangono 200 milioni. Ma al di là di questo, diamo un contributo alle nostre università e ai nostri ospedali. Credo che meritiamo un po’ di più. Non è polemica, perché è chiaro che non mi rivolgo in particolare a questo governo, mi rivolgo a tutti i governi. Credo che in questo momento, anche dopo tutto quello che è successo con il Covid, anche Milano, città forte, ha bisogno”.

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