Il governatore dell'Emilia Romagna: "La nomina del nuovo commissario comincia a essere troppo tardiva"

 “Dopo l’incontro della scorsa settimana” con il ministro Musumeci “non siamo più stati convocati. Avevo capito che ci sarebbe stata una riunione a settimana, ma non è che mi lamento. Abbiamo consegnato la stima dei danni che ci hanno chiesto ed è di 8,8 mld esclusi i danni indiretti. 1,8 mld servono subito per arginare le frane, rimettere a posto gli argini dei fiumi e ripristinare strade interrotte“. Così il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini intervenendo a ‘Omnibus’ su La7. “Abbiamo consegnato un centinaio di emendamenti per migliorare il testo, fatti dalla Regione, dai sindacati, dalle imprese agricole. Non è mai successo. Noi vogliamo collaborare con il Governo, che è anche il mio Governo istituzionalmente, ma abbiamo bisogno di risposte – ha aggiunto – Se si ferma la locomotiva, si ferma il convoglio”.

La mancata nomina del commissario post alluvione sta cominciando a essere un problema per l’Emilia Romagna? “È quello che sostengono gli imprenditori, i sindaci. Vasco Errani venne proclamato dopo pochi giorni in occasione del terremoto. È passato più di un mese e sta cominciando ad essere troppo tardiva la nomina del commissario. Io, i sindaci e le parti sociali sosteniamo che serve tenere insieme emergenza e ricostruzione” le parole del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini intervenendo a ‘Omnibus’ su La7.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata