Il ministro intervistato da Sky: "E' patologico che in Italia la politica abbia ceduto alle pressioni della magistratura"

Il ministro Nordio ‘attacca’ Gratteri e i magistrati da Milano, presentando alcuni dettagli del ddl Giustizia. “E’ patologico in Italia che molto spesso la politica abbia ceduto alle pressioni della magistratura sulla formazione delle leggi. Questo non è ammissibile. Il magistrato non può criticare le leggi, come secondo me il politico non potrebbe criticare le sentenze. Ascoltiamo tutti, ma il governo propone e il Parlamento dispone. E’ un principio elementare della divisione dei poteri al quale io mi sono sempre ispirato”, ha detto Nordio intervistato a Palazzo Reale a Milano da SkyTg24. “Noi ascoltiamo tutti. Ma poi il parlamento propone e il governo dispone. Questa è la democrazia e non sono ammesse interferenze”, conclude. 

Un reato o c’è o non c’è. Non puoi andare a cercare a strascico qualcosa che sia la spia di un altro reato. Se hai degli elementi perché esista un altro reato vai a cercare quel reato“. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, riferendosi alle parole del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri che aveva dichiarato che l’abuso d’ufficio è un reato spia e che quindi è utile.

“In realtà – prosegue Nordio – il reato di abuso di ufficio è una fattispecie così evanescente e così carica di conseguenze dannose, che non erano tanto costituite da condanne che non arrivavano mai ma dall’iscrizione nell’ufficio degli indagati, dalla diffusione delle informazioni di garanzia anche a mezzo stampa, dalla delegittimazione di molti personaggi sia di destra che di sinistra, per poi concludersi nel nulla”. 

Quella con la scomparsa di Silvio Berlusconi è una “coincidenza”, dice Nordio. 

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