La premier ha incontrato il suo omologo britannico, firmato un memorandum per la cooperazione strategica

Con il mio amico Rishi Sunak, abbiamo ribadito la nostra reciproca convinzione dell’importanza di centri dedicati allo scambio culturale e politico”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del conferimento del premio Grotius da parte del centro studi Policy Exchange, esprimendo così la sua gratitudine per l’invito. “La natura, il simbolismo e il significato politico di questo Premio e i valori che lo ispirano sono il fondamento delle comunità politiche occidentali e sono al centro delle nostre Nazioni”, ha aggiunto.

Meloni: “Regno Unito su Ruanda? Non è iniziativa che stiamo prevedendo” 

Il Regno Unito vuole mandare i migranti in Ruanda? Non è un’iniziativa che stiamo prevedendo noi. Però sicuramente anche nei paesi africani o in altri paesi, se si trovano soluzioni per evitare che la congestione avvenga tutta negli stessi luoghi, questo aiuta”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa nella residenza dell’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito. “Più soluzioni si trovano per alleggerire la pressione e meglio è – aggiunge -. Rischio di spaccare la Ue sulle politiche migratorie? No, è l’esatto contrario. Quello che Sunak sta cercando di fare è collaborare con l’Ue e con l’Italia, ma l’ha fatto anche con la Francia di Macron, con cui hanno fatto un partenariato. Non è un tentativo di dividere l’Europa, è un tentativo di collaborare. Il Regno Unito è disponibile a collaborare con Frontex, per esempio. Perché, come sempre, se non si difendono le frontiere esterne e non si lavora sulla dimensione esterna, hai voglia a cercare di risolvere il problema internamente tra le singole nazioni. Chi arriva in Italia poi va in Francia, in Germania, in alcuni casi per il tramite della Manica arriva in Gran Bretagna, quindi è lo stesso problema che abbiamo tutti”.

I migranti che arrivano in maniera irregolare nel Regno Unito, ha proseguito Meloni, “non è questione di considerarli criminali, ma sono responsabili di qualcosa di illegale. È illegale attraversare senza rispettare le regole i confini di una nazione. Attenzione a come vengono raccontate le cose perché a me pare che molto sia legato a di che matrice sono i governi che fanno le stesse cose che fanno quelli di altra matrice, e non faccio esempi perché i miei rapporti internazionali voglio mantenerli buoni”. “In alcuni casi si fa finta di niente, in altri si ingigantiscono questioni che sono semplicemente il tentativo di risolvere problemi che quando si intensificano rischiano di avere reazioni più difficili da controllare”, ha aggiunto la premier spiegando che “è necessario investire in Africa con risorse efficaci” poiché “è l’unico modo” per evitare un massiccio afflusso migratorio. “Cerchiamo di affrontare le questioni con pragmatismo e non con approcci ideologici”, ha concluso. 

Meloni: “Invasione russa assalto a principi fondamentali civiltà” 

“Oggi più che mai libertà, pace, indipendenza e sovranità sono principi che vale la pena riaffermare e, cosa più importante, per i quali lottare, letteralmente”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del conferimento del premio Grotius da parte del centro studi Policy Exchange. Facendo riferimento all’invasione russa in Ucraina, Meloni ha aggiunto: “Il popolo ucraino ha dimostrato che c’è qualcosa di più forte dei missili e dei carri armati: l’amore per la libertà, una forza indistruttibile, perché nasce e cresce dentro di noi”. “L’aggressione russa non è semplicemente un atto di guerra, è un assalto ai principi fondamentali della civiltà e non possiamo permettere che la legge del più forte superi la forza della legge” ha dichiarato inoltre Meloni, concludendo: “Questo non è un interesse esclusivo dell’Europa. Questa è la base per la coesistenza pacifica di tutte le nazioni”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata