Dalle critiche per l'armocromista, a quelle ai media per aver parlato solo del suo look e non delle idee politiche

Diventa un caso l’intervista esclusiva a Elly Schlein, segretaria del Pd, rilasciata a Vogue. Diversi media italiani hanno ripreso in particolare la parte di risposte nelle quali parla del suo look e dell’armocromista Enrica Chicchio, che si farebbe pagare diverse centinaia di euro per le sue consulenze. Subito sono piovuti commenti che la definiscono parte dell’élite, mentre in tanti la hanno ‘difesa’. All’interno del Pd, diverse critiche al fatto che sia stata riportata da molti solo quella parte di intervista, senza accennare alle idee politiche contenute al suo interno.

Nell’intervista rilasciata a Federico Chiara di Vogue si parla anche di personaggi politici da lei ammirati (da Alexandria Ocasio-Cortez a Jacinda Ardern), passando per le sue band preferite (Radiohead, Rural Alberta Advantage) e le serie tv (Stranger Things, The Crown, Vikings). Parla della differenza tra leadership femminile e femminista, del suo lavoro alla campagna di Barack Obama. Insomma, un’intervista a tutto tondo.

L’armocromista di Schlein

“Un guardaroba giocato su pochi elementi: tanto colore e pezzi chiave facilmente abbinabili che rendono agevoli incontri e spostamenti. Sono orgogliosa di lavorare con Elly Schlein e scegliere con lei le giuste cromie, dietro le quali si veicolano messaggi importanti”. Lo scrive su Facebook Enrica Chicchio, armocromista e personal shopper della segretaria del Pd rilanciando sui social l’intervista. “In queste foto per Vogue abbiamo optato per un un trench color glauco – spiega – una delicata tonalità di verde, grigio e azzurro – da molti definita salvia. Questa tinta, è il risultato di un adattamento ambientale (tipico delle piante mediterranee): sposa il suo incarnato delicato e richiama il verde che nei nostri ricordi si accompagna a giornate immerse in quella natura che va protetta e custodita.Non mi piace il concetto di ‘power dressing’, non è più il tempo del potere e della prevaricazione per affermarci sugli altri. Abbiamo bisogno di autenticità, di un look che rappresenti noi stessi. L’unica armatura di Elly è il potere delle sue idee. Saranno la sua passione e adesione ai suoi ideali a difendere il suo (difficile) lavoro“, conclude. 

Il commento di Matteo Renzi

Elly Schlein viene attaccata per l’intervista a Vogue. Troppo pop, dicono i critici. Una decina d’anni fa fui attaccato per lo stesso motivo. Ovviamente quelli che dentro il PD allora mi accusarono di personalismo oggi plaudono alla svolta giovanile della segretaria. Ma questa è un’altra storia. Il punto per me è un altro. Trovo assurdo attaccare Schlein per la sua personal shopper o la sua armocromista”. Lo scrive sui social il leader di Iv Matteo Renzi postando una foto che lo ritrae sulla copertina di Vanity fair che risale ai tempi in cui era premier.

Sarò vecchia maniera ma non mi interessa sapere quanto prende la sua consulente di immagine o chi la paga. A me interessa la politica – aggiunge – Le differenze con la Schlein non sono sul trench ma sull’utero in affitto, sul termovalorizzatore e sul nucleare, sul concetto di lavoro e sulle tasse, sui sussidi, sul merito nella scuola, sull’Ucraina e sull’esercito europeo, sulla giustizia e sul garantismo”.”Su questi temi non c’è nessun consulente di immagine che possa aiutarti: contano le idee. Penso che i riformisti possano accettare tutte le scelte cromatiche, gli outfit, le acconciature. Ma dalle idee non si scappa. La fuga dal PD non nasce dalle interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti. Noi forse non azzecchiamo sempre i colori e talvolta veniamo spettinati in foto.Ma abbiamo le idee chiare sulla politica. E siamo pronti a confrontarci a viso aperto con tutti”, conclude.

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