Si moltiplicano le dichiarazioni e le proteste, dopo le parole di Ignazio La Russa

Anche al governo si prendono le distanze e si cerca di stoppare le polemiche scatenate dalle dichiarazioni di La Russa sul 25 aprile. “Non mi pare ci siano da fare ulteriori polemiche. Il 25 aprile è la festa della libertà, è la festa di tutti. Io sarò a Roma, alle fosse Ardeatine a depositare una corona a nome del governo”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi a Siena, a margine di un’iniziativa in vista delle elezioni comunali. “Il 25 aprile è una festa di tutti gli italiani in ricordo di quelli che hanno combattuto per garantire l’indipendenza dell’Italia dalla dittatura. Donne e uomini di ogni orientamento politico, militari e civili”, ha detto poi Tajani a margine di un successivo appuntamento elettorale a Pisa.”Non bisogna strumentalizzare e dividere”, ha aggiunto il ministro degli Esteri: “La lotta di Liberazione è un patrimonio di tutti. Non è patrimonio di una parte”. “Non utilizziamo un patrimonio di tutti gli italiani per fare polemica. Il modo migliore per onorare i caduti e coloro che hanno combattuto per la libertà è difendere la nostra libertà ogni giorno”, ha concluso. 

Da Milano, anche Salvini commenta: “Il 25 aprile celebrerò la Liberazione del nostro Paese, starò un po’ in famiglia, e lavorerò, come lavorerò il 1° maggio e come lavoriamo perché gli italiani ci pagano per farlo”, a margine del Salone del Mobile di Milano. Sulle parole di ieri del presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha detto: “Non commento, io sono ministro delle Infrastrutture, il mio obiettivo è sbloccare i cantieri, creare lavoro e sicurezza. I cittadini mi pagano per questo, non per commentare”.

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