Il leader di Iv: "Nessun motivo politico per rompere, scelta unilaterale di Calenda"

Matteo Renzi parla della rottura con Carlo Calenda e dai microfoni di Radio Leopolda sottolinea che “l’amarezza dei militanti” è anche la sua. Secondo il leader di Italia Viva “non c’è niente di politico nella divisione che è maturata”. “Non intendo alimentare la polemica, ho fatto solo un tweet ieri facendo un appello a non rompere, ad andare avanti tutti insieme, ho dimostrato credo in questi mesi di dare la massima disponibilità e di più non potevo fare. Non c’è una motivazione politica per questa rottura”, continua ancora Renzi che poi ribadisce: “Carlo ha deciso nella sua libertà e autonomia di convocare una riunione, sfissarla, farci sapere via stampa che il partito unico era morto. Direi che è inutile adesso rinfacciarsi le responsabilità o rimpallarsi la colpa, parliamo di futuro”. “C’era una grande occasione, non ci sarà il partito unico, Calenda ha scelto di non farlo, è un errore, un autogol, ma è una scelta unilaterale”.

“Siamo molto dispiaciuti, è stato un errore, però non è la fine del mondo. Si riparte, ci vuole il passo del maratoneta – prosegue Renzi -. È andata come andata e non ci possiamo far nulla, abbiamo fatto di tutto per non far saltare il giochino. Così come abbiamo fatto a fine dicembre quando c’è stato un momento di tensione che non è uscito sui giornali per il nome del simbolo in Lombardia e Lazio”.

Spazio politico contro populismi e sovranismi c’è ancora

“Adesso che succede? Che non dobbiamo alimentare la polemica. Stop, chiusa, è andata. Tutti noi sappiamo qual è la verità. Basta guardare i documenti per capire di chi è stata” la responsabilità della rottura del Terzo Polo, “basta vedere come sono andate le cose, basta raccontare i fatti. Noi abbiamo fatto tutto il possibile, più di così non potevamo fare. Abbiamo la coscienza a posto”, aggiunge l’ex premier che poi continua: “Abbiamo dato la disponibilità a fare tutto pur di far partire questo progetto. Adesso ci sono due evidenze: la prima è che Calenda non vuole fare il partito unico, la seconda però è che quello spazio politico c’è anche se domani non ci sono più Renzi o Calenda. E’ uno spazio politico che esiste perché è lo spazio della politica contro i sovranismi e i populismi. Bisogna far tornare a far sognare le persone, alimentare la speranza e la passione. Come farlo, da ieri è più complicato, però dobbiamo evitare assolutamente a fare danni come in questa settimana”.

Amareggiato da attacco personale che sto subendo

Infine, Renzi parla dell’aspetto personale che riguarda la sua persona. “A me amareggia che ci sia un attacco personale nei miei confronti, però ne abbiamo ricevuti a bizzeffe in questi anni e ne siamo sempre usciti più forti. Guai a fare falli di reazione, nessuna polemica ad personam come quella che sto subendo io”, ha concluso il leader di Iv.

Calenda: “Alle Europee andremo divisi”

Arrivata poi la replica di Carlo Calenda. “Noi avevamo preso un impegno, abbiamo lavorato molto e però quando si è arrivati al dunque, Renzi ha detto no. Prima ha esautorato le persone che lavoravano con noi, Rosato, Bonetti, poi ha detto no. Io ho chiesto spiegazioni ma da lui sono arrivate chiusure, insulti, e mi dispiace anche per gli elettori. Renzi ha ripreso il partito e ha detto ‘io Italia Viva non la sciolgo’. Tu puoi cambiare idea, scegliere di rompere, ma lo fai a viso aperto, quello che non si può fare è raccontare palle. L’accordo non c’era, perché nella loro idea da due partiti non sarebbe nato un partito, ma ne sarebbero nati tre”, ha detto il leader di Azione ospite di ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1. “I gruppi parlamentari resteranno uniti, sono stati votati così e così resteranno, i ragazzi che lavorano insieme sul territorio continueranno a lavorare ancora insieme. Alle Europee ci saranno due partiti separati che si presenteranno separati agli elettori. Renzi di me ha detto varie cose, anche che sono matto, io non ho mai usato insulti personali, per me il rispetto è importante”, ha aggiunto Calenda. 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata