L'ex segretario del Partito democratico arrivando in Senato per il convegno 'Cantiere delle idee'

Morti in mare, sbarchi sulle coste italiane, hotspot al collasso. La questione migranti ritorna in primo piano dopo la strage di Cutro del 26 febbraio scorso in cui hanno perso la vita almeno 79 persone, tra adulti e bambini. Pier Luigi Bersani si è espresso sul tema commentando la gestione della situazione da parte del governo Meloni e dell’Unione europea. “I flussi li vuoi regolare così? Vuoi che un imprenditore prenda uno dalla Tunisia senza sapere chi è? No, prenderà uno irregolare, poi magari lo manda due mesi in Tunisia, poi lo riprende e così lo regolarizzi. Ma allora fallo con le stazioni dei Carabinieri lì. Fai dei flussi seri. Cancellano anche la protezione straordinaria con gente che sta imparando la lingua e un mestiere”, ha detto l’ex segretario del Partito Democratico arrivando al Senato per il convegno ‘Cantiere delle idee’.

“Ovviamente bisogna chiamare l’Europa ma cosa chiedi all’Europa? Di fermare gli scafisti? Gli scafisti, cioè quelli che guidano, sono dei disgraziati che semplicemente non pagano il viaggio. Bisogna chiedere aiuto all’Europa. Deve dare una mano al soccorso nel Mediterraneo. Deve sentirsi chiamata a una logica umanitaria non una logica di ripartizione o di guerra agli scafisti”, ha aggiunto Bersani.

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