A Roma l'assemblea che darà il via libera alla nuova carta. Presenti tutti i big

Giornata chiave per il Pd riunito a Roma per l’assemblea che costituisce, di fatto, l’ultima fase del lungo percorso congressuale che porterà il partito ad avere un nuovo segretario. Riuniti all’Auditorium Antonianum di Roma tutti i big: Bonaccini, Schlein, De Micheli, Cuperlo ma anche Speranza, Provenzano, Orlando e il segretario uscente Enrico Letta al suo ultimo intervento. Sul tavolo l’approvazione del manifesto frutto del lavoro di mediazione del leader uscente e dell’ex ministro Speranza. Chiusura dei lavori e voto sono attesi per il tardo pomeriggio.

Letta: “Tengo per me ingenerosità e amarezze”

“E’ stato giusto tener duro, le amarezze e le ingenerosità le tengo per me”, ha detto Enrico Letta intervenendo nel corso dell’assemblea nazionale del partito che ha poi aggiunto: “Io non mi sono pentito di essere tornato da Parigi”. E sull’ipotesi di un nuovo partito da lui diretto il segretario uscente ha ribadito: “Esco più determinato di quanto ho cominciato, esco più innamorato del Pd di quando ho cominciato, vi assicuro che non costruirò un nuovo partito alternativo al Pd”.

 

Letta: “Ora unità, nostra forza fondamentale per democrazia italiana”

“Noi dobbiamo vivere un senso di unità e di rispetto tra noi che viene prima di tutto. La forza del nostro partito è insostituibile per la democrazia italiana”, ha detto Letta che poi si è rivolto direttamente ai candidati: “Chiedo a ognuno di voi di cambiare una cosa fondamentale, che per me è stata la più complicata da vivere. Il segretario del Pd non può passare tutta la sua giornata a mettere tutte le sue energie nella composizione degli equilibri interni e poi alla fine della giornata pensare a cosa dire agli italiani. Perché così siamo rovinati. Il segretario deve pensare sin dal mattino a cosa dire agli italiani e a costruire un progetto che parli alla vita delle persone”. 

Letta ringrazia Speranza, nuova koiné supera fratture

“L’assemblea di oggi ha il compito fondamentale di approvare il manifesto, che diventerà la koiné che ci tiene insieme. Voglio ringraziare Roberto Speranza per questo lavoro. E’ un momento che ho voluto, di superamento di fratture del passato e di sguardo al futuro”, ha spiegato ancora Letta ha voluto mandare un ringraziamento anche a Prodi.  “Un ringraziamento particolare voglio farlo a una persona che ho sentito sempre vicino, a Romano Prodi”. 

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