Il Guardasigilli è intervenuto al Senato per la Relazione sull'amministrazione della giustizia: "L'arresto di Messina Denaro è merito di questo governo e di quelli precedenti"

“Quando dico che i mafiosi non parlano per telefono alludo al fatto che nessun mafioso abbia al telefono manifestato la volontà di delinquere o espresso parole che siano prova di un delitto in atto o in progressione. Le intercettazioni servono per i movimenti delle persone sospettate di criminalità organizzata o terrorismo e quello che serve è comprendere attraverso le intercettazioni i legami. Per questo quelle preventive sono indispensabili. Altra cosa sono le intercettazioni giudiziarie e che per meccanismi perversi finiscono sui giornali delegittimando e offendendo i cittadini”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervento al Senato per la Relazione sull’amministrazione della giustizia. 

“Riformeremo il Codice Rocco firmato da Benito Mussolini e Vittorio Emanuele Terzo ed è abbastanza contraddittorio che sia ancora in vigore un codice penale firmato da un dittatore come è singolare che il codice di procedura penale firmato dal professor Vassalli sia stato invece demolito da interventi legislativi e purtroppo anche dalla Corte costituzionale che lo hanno reso un enigma dentro a un mistero ed è assolutamente inapplicabile” ha aggiunto Nordio.

“Messina Denaro, merito di questo e Governi precedenti”

Una grande operazione che si è conclusa con l’arresto di Messina Denaro, il cui merito è equamente diviso fra magitratura e varie forze dell’ordine, tra questo Governo e quelli precedenti, è un auspicio patriottico che non vi siano divisioni nella distribuzione dei meriti di questa operazione”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aprendo la sua Relazione sull’amministrazione della giustizia oggi al Senato.

“Non sarà questo l’inizio della fine ma sarà la fine dell’inizio, che è iniziato tanti anni fa con stragi spaventose, di cui questo arresto costituisce l’epilogo perché è stato assicurato alla giustizia l’ultimo degli autori”. È il pensiero di Nordio sulla cattura di Matteo Messina Denaro e la lotta alle mafie.

“Ucraina, lavoriamo a codice crimini di guerra”

“Collaboriamo a livello internazionale alla creazione di un codice dei crimini di guerra anche per la gestione di quelli commessi in Ucraina”, dove “non c’è alcun dubbio su chi sia l’aggressore e l’aggredito, sono stati commessi reati infami contro la popolazione”. Lo annuncia il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, concludendo la sua Relazione sull’amministrazione della giustizia al Senato. “È stata istituita una commissione con il compito di elaborare un progetto di codice dei crimini internazionali ad hoc, con valenza simbolica e non”, spiega Nordio, parlando di “un intervento normativo indefferibie per assicurare il perseguimento anche nella giurisdizione italiana dei crimini contro l’umanità e di guerra e realizzare la complementarietà con lo statuto della Corte penale internazionale”.

“Giustizia, criticità pesano 2 punti Pil”

“La giustizia italiana soffre di criticità perché costituiscono un freno all’econmia e il loro rallentamento costa almeno 2 punti di Pil”. Lo afferma il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante la Relazione sull’amministrazione della giustizia al Senato.”Ora la priorità è quella economica – ha aggiunto il ministro a Palazzo Madama – e le nostre prime iniziative sono per incidere favorevolmente in questa direzione”. “Semplificazione dell’organizzazione giudiziaria, rivisitazione di piante organiche e geografia, razionalizzaizone spesa con spending review e un più stretto raccordo fra ministero e uffici” ha elencato Nordio aggiungendo come “saranno rafforzati nel settore civile i servizi di accoglienza e informazione nelle diverse materie come la volontaria giurisdizione per il rilascio di certificati, il diritto di famiglia e le esecuzioni civili”. Misure per le quali “non ci sarà l’effetto mediatico che caratterizza interventi in campo penale – conclude il ministro della Giustizia – ma avranno impatto favorevole sull’efficienza e, anche a breve termine, sull’economia. 

“Faro Governo è presunzione d’innocenza”

“Attuare il garantismo del diritto penale, realizzeremo la tutela della presunzione d’innocenza della persona assicurandone la dignità e l’onore durante le indagini e il processo”. È uno dei punti fermi dell’azione di governo che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso al senato durante la Relazione sullo stato della giustizia. “Parallelamente realizzaremo la certezza dell pena – ha aggiunto Nordio – che non sarà sempre e solo il carcere ma orientata secondo il nostro dettame costituzionale”.

Carceri, il lavoro contro suicidi e meno tasse per chi assume

Lavoro per i detenuti e gli ex detenuti contro i suicidi in carcere. È la ‘ricetta’ espressa dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al Senato per la Relazione sull’amministrazione della giustizia contro quello che definisce un “fenomeno comune ad ogni parte del mondo ma che in Italia negli ultimi tempi è diventato un allarme”.Nordio ha elencato le misure che intende realizzare a cominciare “dall’aumento dei posti per ridurre l’indice di sovraffollamento” e “dare il massimo impulso in particolare al lavoro, in carcere è lo strumento fondamentale per la rieducazione”.L’ex magistrato ha anche aggiunto che “stiamo attuando un progetto per assicurare il lavoro a chi esce dal carcere attraverso la defiscalizzazione delle retribuzioni assegnate a chi ottiene un lavoro una volta espiata la pena”.

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