Il governatore dell'Emilia-Romagna annuncia la sua corsa a leder dei dem

“Ho deciso di candidarmi alla segreteria del Partito democratico. È il momento di esserci, di impegnarsi, di partecipare. E di farlo insieme. Per il Pd. Per il Paese”. Così su Facebook il presidente della Regione dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

L’annuncio ufficiale, come era atteso, è arrivato durante una riunione nel suo circolo di Campogalliano, in provincia di Modena. “Vi ringrazio per essere venuti qui oggi. Ho creduto di dovervi parlare in questa riunione di circolo perché ho deciso di candidarmi a segretario del Partito Democratico”, ha detto Bonaccini. “Mi è parso giusto dirlo prima di tutto a voi e dirlo qui. Cioè agli iscritti del mio circolo, ai miei compagni e alle compagne, agli amici, nel mio comune. Peraltro, io sono nato proprio lì davanti, in questa piazza”, ha spiegato.

“In queste settimane tantissimi mi hanno chiesto di candidarmi. Sento il peso e la responsabilità perché sono consapevole di come il Pd sia necessario per la stessa qualità democratica del Paese. Se, come credo, in gioco per la prima volta da quando è nato c’è la vita stessa del nostro partito, e non la mia candidatura o il mio destino personale (di quello chissenefrega), allora ne vale senz’altro la pena. Comunque vada”.

Bonaccini: “Serve gruppo dirigente nuovo”

Nel Pd “serve un gruppo dirigente nuovo  – ha detto Bonaccini – e noi lo abbiamo sul territorio, nelle Regioni e nei Comuni. Non possiamo più permetterci di selezionare la classe dirigente attraverso le correnti, alla lunga non selezioni il merito, non porti unità ma frammentazione, non guadagni consensi ma ce ne fa perdere”. “Se vogliamo che il cambiamento sia profondo e arrivi ai cittadini, anche la classe dirigente deve essere rinnovata. Cambiando però metodo, tornando all’antico”, ha aggiunto il governatore emiliano.

 

Non chiederò a nessuna corrente di sostenermi, né accetterò il sostegno di qualsivoglia corrente“, ha aggiunto. “Rispondo invece positivamente all’appello di tanti e tante che dal territorio mi hanno scritto e chiamato per dirmi: ‘ti sostengo. Stefano io ti sostengo, ma non voglio che nessuna corrente o nessuno che parli a nome di altri faccia da intermediario'”, ha detto Bonaccini. “Per questo – ha aggiunto – non dovrò neanche perdere tempo a negoziare le liste con questa o quella corrente, ma potremo valorizzare le persone per quello che valgono e non a nome di chi rispondono”.

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata