La portavoce della Commissione, Anitta Hipper: "Il tempo sia ridotto al minimo per le persone che rimangono a bordo"
La Commissione Europea accoglie “con favore” la decisione italiana di far scendere le persone vulnerabili dalle navi Humanity 1 e Geo Barents, ma chiede alle autorità di agevolare lo sbarco e precisa: “Esiste un dovere sia legale che morale di salvare vite umane“.
Nel briefing quotidiano con la stampa la portavoce dell’euroesecutivo, Anitta Hipper, ha detto che l’Ue segue “molto da vicino” la situazione delle navi di migranti in Italia. “Abbiamo quattro navi che hanno chiesto un posto sicuro per lo sbarco e ora aspettano istruzioni dalle autorità nazionali. Abbiamo tre navi che ora sono già nelle acque territoriali dell’Italia. E accogliamo con favore il fatto che ieri sera intorno alle 22 abbiano già sbarcato circa 500 migranti e che in Italia sia consentito lo sbarco di persone vulnerabili”, ha detto Hipper. E, anche se “la Commissione non è responsabile del coordinamento di tali operazioni in mare, né dell’identificazione del luogo di sbarco”, la portavoce ha ribadito “ancora una volta che esiste un dovere sia legale che morale di salvare vite umane“.
“Nelle norme internazionali dovrebbe essere fatto ogni sforzo per garantire che il tempo sia ridotto al minimo per le persone che rimangono a bordo di queste navi e la consegna in un luogo sicuro dovrebbe tenere conto anche delle circostanze particolari del caso”, ha precisato. E concluso: “Ogni caso è diverso in quanto tale, ma sul nostro sito incoraggiamo tutte le autorità competenti a collaborare tra loro per fornire un luogo di sicurezza adeguato per le persone a bordo al fine di garantire lo sbarco“.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata