La vicepresidente e assessore: "Venuto meno rapporto fiducia con Fontana". Al suo posto al Welfare Guido Bertolaso

La vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti ha annunciato in una nota le sue dimissioni: “Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità ed in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione. Per questi motivi, e solo oggi, di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia”, si legge nella nota diffusa da Moratti. 

Guido Bertolaso nuovo assessore al Welfare

Al suo posto al Welfare arriva Guido Bertolaso. Ad annunciarlo è stato il governatore lombardo Attilio Fontana. “Procediamo immediatamente alla nomina di un assessore al welfare che si occupi – senza distrazioni politiche – esclusivamente dei bisogni dei cittadini a partire dagli interventi sulle liste di attesa. Per questo – dopo aver informato i leader del centrodestra – ho deciso di affidare la delega del Welfare al dott. Guido Bertolaso, protagonista della campagna vaccinale in Lombardia e profondo conoscitore della macchina operativa della sanità lombarda”, ha scritto in una nota il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Moratti: “Amministrazione non risponde più ad interesse cittadini”

“Un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi“, ha spiegato. “Una scelta di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia”, aggiunge. “Nel dare le dimissioni, con spirito di correttezza e lealtà, sottolineo che rimango a disposizione della Regione – sottolinea Moratti – per un ordinato passaggio di consegne dello stato di avanzamento dei progetti che ho e abbiamo attivato. Mi riferisco a temi e politiche che mi stanno particolarmente a cuore, oggetto delle mie ultime proposte di delibere che riguardano importanti investimenti pubblici per la salute dei cittadini, per la realizzazione di ulteriori Case di Comunità e per ridurre drasticamente le liste di attesa negli ambulatori”.

Moratti: “Preoccupata per scelta reintegro medici no vax”

Letizia Moratti critica anche una delle misure del Governo, nella nota in cui comunica le sue dimissioni: “Registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini. Si tratta di tre esempi, emblematici di una diversa impostazione politica in questo ambito”, spiega. “Credo infatti che se oggi il Paese è in sicurezza per quanto riguarda il Covid, lo dobbiamo senza alcun dubbio – aggiunge – all’adesione massiccia alla campagna vaccinale dei mesi scorsi. Che è riuscita grazie allo straordinario senso di responsabilità civica dei cittadini lombardi, così come all’enorme impegno di medici, infermieri, militari, protezione civile e volontari, protagonisti di un processo che ha portato la Lombardia ad essere tra le prime aree al mondo per adesione e copertura. Un successo di cui essere fieri e che ora viene messo in discussione da provvedimenti che non condivido”, sottolinea Moratti.

Le reazioni

Non è sembrato sorpreso della mossa di Moratti il sindaco di Milano Beppe Sala. “È chiaro che era qualcosa da me atteso, perché il rapporto fiduciario non c’era”, ha dichiarato il primo cittadino del capoluogo lombardo. Di scelta coraggiosa ha parlato Carlo Calenda: “Moratti ha svolto un ottimo lavoro nel corso della campagna vaccinale, che prima di allora era in un caos indegno per una grande Regione europea. Sono certo che in futuro potrà dare un contributo positivo nella politica regionale o nazionale”, ha scritto in una nota il leader del Terzo polo, Carlo Calenda.

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