L'ex premier e commissario europeo per l'Economia a Firenze: "Non si può rifare ogni volta che cambia il governo"

Nessuno sconto al nuovo governo per quanto riguarda le scadenze del Pnrr. Ad assicurarlo è il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni che ha parlato alla festa del Foglio a Firenze. “L’invito che io posso rivolgere al governo, ma il governo ne è perfettamente consapevole e la presidente del Consiglio altrettanto, è che su queste risorse” del Pnrr, “su questa sfida, bisogna andare a testa bassa, perché altrimenti il rischio è dei ritardi. E noi non saremo benevoli con i ritardi”, ha detto l’ex premier. 

Per il Pnrr “non è che possiamo rifare i piani ogni volta che cambia un governo, non esiste”, perché “cambiare” le sue priorità “sarebbe un errore, e comunque non è consentito dalla legislazione europea”, ha aggiunto Gentiloni. “Da quando il progetto è operativo abbiamo avuto diversi cambi di governi, e non solo alternarsi di governi con la stessa maggioranza, la stessa ispirazione politica, ma anche cambi di prospettiva politica – ha spiegato il commissario Ue. Quindi il fatto di ricominciare, di riscrivere questi piani perché c’è un nuovo governo non esiste. Si possono fare alcune modifiche se sono motivate da circostanze, e ovviamente le circostanze non è che manchino: ci sono problemi legati all’inflazione, problemi legati ad alcune componenti che sono difficili da reperire”. Il commissario europeo ha puntualizzato che “questo lavoro di aggiustamento si sta facendo da mesi, onestamente anche con l’Italia, quindi non è un tabù, a condizione che il problema sia risolvere una questione che ha delle cause molto chiare, molto evidenti”.

Per Italia occasione straordinaria investimenti e riforme

Secondo Gentiloni il Pnrr è una grande occasione per il nostro Paese. “C’è qualche motivo per essere ottimisti? E’ un po’ controcorrente oggi l’ottimismo, il clima generale nel mondo è di grande preoccupazione. C’è motivo di essere ottimisti in Italia? Penso di sì, e direi che il motivo è il Pnrr. Questo paese da forse più di 20 anni ha un ritardo di crescita e con il Pnrr ha un’occasione straordinaria di riforme e di investimenti”.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi a Bruxelles al Consiglio europeo
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi a Bruxelles al Consiglio europeo

Su price cap Draghi si è battuto con grande efficacia

Gentiloni è poi tornato a parlare dell’emergenza energetica, soprattutto quella legata al gas. Sul price cap “difendo la Commissione per definizione”, ha detto il commissario che ha poi aggiunto: E’ vero che ci abbiamo messo un po’ di tempo per mettere sul tavolo una proposta, e capisco i paesi che avrebbero preferito e chiesto fortemente che la Commissione mettesse prima una proposta sul tavolo. Capisco il disappunto per le proposte arrivate un po’ tardi anche se altre, come sugli stoccaggi, sono arrivate molto prima”. “Quel che conta è che alla fine il governo italiano e in particolare Mario Draghi si è battuto con grande efficacia perché la proposta fosse approvata, e dobbiamo ringraziare davvero Draghi da questo punto di vista”, ha concluso Gentiloni.

“Il peso specifico di Draghi è stato notevole in questo anno e mezzo, per la competenza, ma anche perché è stato capace di liason tra contesto europeo e Stati Uniti, e nel contesto europeo – ha sottolineato Gentiloni – Sui vari pacchetti per l’Ucraina che sono stati decisi Draghi ha avuto un ruolo cruciale, e confido che l’Italia continui ad avere un ruolo“.

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