Napoletano, 59 anni, dopo due anni passati da prefetto di Roma, il suo è un ritorno nel palazzo del Viminale

Napoletano, 59 anni, Matteo Piantedosi, è il nuovo ministro dell’Interno. Dopo due anni passati da prefetto di Roma, il suo è un ritorno nel palazzo del Viminale che conosce bene e dove è stato, tra le altre cose, capo di Gabinetto, prima con Matteo Salvini e poi con Luciana Lamorgese. Sposato, due figlie, è laureato in Giurisprudenza e abilitato all’esercizio della professione forense. È entrato nell’amministrazione civile dell’Interno a 26 anni, assegnato alla prefettura di Bologna nella quale, dopo diversi incarichi, per otto anni ha svolto l’incarico di capo di gabinetto. Nel febbraio 2007 è stato nominato viceprefetto vicario nella stessa prefettura fino al 2009, quando è stato chiamato al Viminale per dirigere l’Ufficio relazioni parlamentari. Nominato prefetto il 3 agosto 2011, è stato destinato a Lodi. Dal gennaio 2012 una nuova nomina di vice capo di gabinetto del Ministro dell’Interno e, dal giugno 2012, vice capo di gabinetto vicario. Il Consiglio dei Ministri, il 16 novembre 2012, lo ha nominato vice direttore generale della pubblica sicurezza per l’attività di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia. Ha presieduto, tra le altre cose, la Commissione consultiva per l’attuazione del servizio del Numero unico di emergenza Europeo e, dopo vari incarichi presso il ministero dell’Interno, è tornato a Bologna da prefetto nel 2017. Nel giugno del 2018 è stato nominato capo di gabinetto del Viminale e con il ministro Matteo Salvini ha gestito i mesi della linea dura contro gli sbarchi, mantenendo il suo ruolo anche con l’arrivo di Luciana Lamorgese, fino alla nomina a prefetto di Roma, nell’agosto del 2020. Nella Capitale ha coordinato i controlli in piena emergenza Covid e una serie di operazioni per la legalità a partire dalla lotta alle occupazioni abusive.

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