Nato a Treviso il 6 febbraio 1947 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 1970 ed è entrato in magistratura nel 1977

Nato a Treviso il 6 febbraio 1947, il neo ministro della Giustizia Carlo Nordio ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 1970 ed è entrato in magistratura nel 1977. È stato procuratore aggiunto di Venezia e titolare dell’inchiesta sul Mose di Venezia, nonché protagonista della stagione di Mani pulite, con l’inchiesta sulle cosiddette cooperative rosse. Negli anni ottanta ha condotto le indagini sulle Brigate Rosse venete e sui sequestri di persona e negli anni novanta ha indagato sui reati della cosiddetta Tangentopoli veneta. Nordio ha assunto vari incarichi di carattere tecnico, in diverse legislature: è stato consulente della Commissione parlamentare per il terrorismo e le stragi e presidente della Commissione ministeriale per la riforma del codice penale. È stato, fino al pensionamento avvenuto nel 2017, procuratore aggiunto della Procura di Venezia, occupandosi di reati economici, di corruzione e di responsabilità medica. In occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica del 2022 il suo nome fu inserito dalla coalizione di centrodestra nella rosa di candidati da sottoporre alle altre forze politiche. Successivamente, Fratelli d’Italia decise di votare Nordio come candidato di bandiera, in contrasto con la ricandidatura del presidente uscente Sergio Mattarella. Alle elezioni politiche del 2022, candidato alla Camera dei deputati nelle liste di Fdi, è eletto nel collegio uninominale Veneto 1-03 

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