La visita di Stato del presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare in Italia è "il segno di un'amicizia solida"

La visita di Stato del presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare in Italia è “il segno di un’amicizia solida e di questo straordinariamente importante partenariato strategico che intercorre fra i nostri Paesi, con relazioni bilaterali che sono particolarmente forti”. Dopo sei mesi dall’incontro ad Algeri, Sergio Mattarella, ospita al Quirinale Abdelmadjid Tebboune, in una due giorni che lo vedrà Cicerone anche a Napoli per una visita a Capodimonte. Poche parole per definire ‘relazioni’ iniziate molto prima della guerra in Ucraina, alimentate e rafforzate anche dal viaggio del premier Mario Draghi nella capitale della nazione africana, per ridurre gli effetti del conflitto in termine di import del gas. L’Algeria era già il Paese che forniva all’Italia il 30 per cento del fabbisogno nazionale di energia, oggi ne sostiene 9 miliardi di metri cubi in più tra il 2022 e 2023. “Noi siamo riconoscenti all’Algeria per l’ulteriore intensificazione di questa collaborazione, così come registrato, nei mesi scorsi, nei contatti intercorsi con il nostro governo”, commenta Mattarella, ponendo il faro anche su interscambio che va oltre l’energia e “si estende naturalmente alla ricerca di cooperare insieme nel segno della transizione ecologica, per intensificare la definizione e lo sviluppo delle forme di energia alternativa, rinnovabili, che consenta anche di dare una risposta alla crisi climatica che vi è nel mondo, attraverso l’unica strada percorribile”.

Su questa scia arriva da palazzo Chigi l’annuncio della firma del memorandum d’intesa per sviluppi di campi a gas e idrogeno verde in Algeria siglato tra il colosso di Sonatrach ed Eni. “Un ulteriore tassello nel rafforzamento della cooperazione energetica tra Italia e Algeria ed è in linea con la strategia Eni di diversificazione delle fonti energetiche in un’ottica di decarbonizzazione”, riferisce una nota dell’azienda guidata da Claudio De Scalzi. “In particolare, il Memorandum d’Intesa permetterà a Sonatrach e Eni di valutare il potenziale a gas e le opportunità di sviluppo accelerato di alcuni giacimenti già scoperti da Sonatrach in Algeria. I volumi di produzione gas attesi dalle aree oggetto dell’accordo, pari a circa 3 miliardi di metri cubi all’anno, contribuiranno tra l’altro ad aumentare le capacità di export dell’Algeria verso l’Italia attraverso il gasdotto Transmed”, spiega.

E a Palazzo Chigi, vengono sottoscritte alcune importanti intese tra i due Governi. Quello con il presidente Tebboune, ha commentato Draghi, è stato un “incontro eccellente” e “c’è stata una grande apertura da parte del presidente algerino a iniziare una collaborazione che sarà molto più estesa di quanto fatto in passato”. Si tratta di ‘patti’ siglati sullo scambio di informazioni finanziario, sulla cooperazione culturale, sulle microimprese e sul turismo. E’ grazie ai rapporti ormai consolidati tra Mattarella e Tebboune che fanno viaggiare a vele spiegate la cooperazione tra i due Stati, con il capo dello Stato che conferma l’impegno italiano affinché ci sia una intensificazione della collaborazione tra Unione europea e Algeria. Una amicizia che ha “radici antiche”, rimarca Mattarella, che oggi ha voluto mostrare, nei giardini del Quirinale, lo splendido stallone purosangue berbero, anzi arabo-berbero, che Tebboune gli aveva donato durante la sua visita ad Algeri nel novembre scorso. Proprio l’inquilino del Colle ha accompagnato l’omologo da ‘Fouledh’ – questo il suo nome che in arabo significa ‘acciaio’ – trasportato con aereo militare il 30 novembre scorso ed affidato ai Corazzieri che lo custodiscono in una caserma nelle vicinanze del Quirinale. “Mi sono preoccupato personalmente di prelevarlo e trasportarlo nella nostra caserma accanto a questo palazzo. Il cavallo era in perfette condizioni”, ha spiegato il responsabile delle scuderie dei Corazzieri al presidente algerino. Domani la tappa a Napoli per ammirare le bellezze di Capodimonte, poi gli onori militari a Capodichino e il ritorno ad Algeri, con un appuntamento già fissato quello di luglio nella capitale africana per il 4º Vertice intergovernativo tra Algeria e Italia.

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