Restano fuori dal provvedimento alcuni dei nodi più spinosi come quelli che riguardano balneari, ambulanti e notai

Il disegno di legge per il mercato e la concorrenza ottiene il via libera del Consiglio dei ministri anche se alcuni dei nodi più spinosi rimangono fuori dal provvedimento: balneari, ambulanti e notai, infatti, saranno affrontati più in là nel tempo. Perché Mario Draghi lo dice chiaro e tondo, in apertura di riunione: “La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale”. Già sul piede di guerra i tassisti: è bastata la delega al governo a emanare un decreto legislativo per la revisione della disciplina. I timori della categoria è quella di essere danneggiati dai servizi di noleggio come Uber. 

Mappatura delle concessioni governative

Tra i provvedimenti più importanti c’è sicuramente la trasparenza e mappatura delle concessioni governative, che prevede una delega al governo per costituire un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni, al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori. Sulla gestione dei porti, inoltre, le concessioni saranno affidate sulla base di procedure ad evidenza pubblica, garantendo condizioni di concorrenza effettiva. E ancora, vengono introdotte ulteriori regole di trasparenza e ritorno degli investimenti nelle procedure di affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale per favorire lo svolgimento delle gare. 

Sulle concessioni idroelettriche il testo stabilisce che le procedure di assegnazione di grandi derivazioni si svolgano secondo parametri competitivi, equi e trasparenti, sulla base di un’adeguata valorizzazione economica dei canoni concessori e di un’idonea valorizzazione tecnica degli interventi di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture esistenti. Il percorso dovrà essere avviato entro il 31 dicembre 2022. Passato questo termine, il ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili potrà promuovere l’esercizio dei poteri sostituivi. Il disegno di legge, poi, mira ad assicurare una maggiore qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici locali, prevedendo una serie di norme finalizzate a definire un quadro regolatorio maggiormente coerente con i principi del diritto europeo.  

Salta norma su inceneritori, ma si promuove concorrenza anche in gestione dei rifiuti

Salta la norma sugli inceneritori, ma il ddl Concorrenza si propone di promuovere l’introduzione di una maggiore concorrenza nella filiera di gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda il capitolo sanità, elimina gli ostacoli all’ingresso sul mercato dei farmaci generici e cancella la discrezionalità di individuazione dei dirigenti medici. Novità anche sulle comunicazioni elettroniche, perché i gestori di servizi di telefonia e comunicazioni elettroniche avranno l’obbligo di acquisire il consenso espresso per tutti i servizi in abbonamento offerti da terzi, compresi sms e mms. Infine, vengono semplificate le procedure per le imprese, con la rimozione degli oneri, e per le assicurazioni si estende l’obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri che operano sul territorio italiano.

G20, conferenza stampa conclusiva Presidente Mario Draghi

Draghi: “Adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto nel Pnrr”

“Nel recente passato, i governi italiani hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l’opposizione di tanti gruppi d’interesse. Altri governi hanno invece ignorato la questione”, ha detto Mario Draghi in Cdm. Spiegando che con questo provvedimento “adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Pnrr”. Ma assicura che “la tutela della concorrenza non si ferma a questo ddl”, perché “è un obiettivo trasversale a tutta la politica economica del governo”. Che ha scelto, sottolinea il premier, “una terza strada, che crediamo possa essere più efficace: avviamo un’operazione di trasparenza, e mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze”.

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