L'obbligo del passaporto verde entrerà in vigore dopo il primo turno delle amministrative. Seggi nei reparti Covid
Sono quasi 15 milioni gli italiani che il 3 e il 4 ottobre si recheranno alle urne per le amministrative. Ognuno di loro dovrà rispettare il protocollo sanitario di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali codificato nel decreto legge entrato in vigore lo scorso 24 agosto e ora all’esame della Commissione affari costituzionali della Camera. Una serie di precauzioni organizzative e di protezione “per garantire il pieno esercizio dei diritti civili e politici degli elettori, tenendo conto anche dell’esigenza di garantire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di voto e di scrutinio”. Precauzioni che coinvolgono anche gli “elettori positivi al Covid-19” che si trovino “in quarantena ospedaliera o domiciliare” e quelli “che si trovano in isolamento fiduciario”.
ACCESSO AL SEGGIO – Ad ogni elettore viene chiesto di evitare di recarsi al seggio nel caso di febbre oltre i 37.5 gradi – il Cts non ha ritenuto necessaria la misurazione della temperatura corporea all’entrata – o sintomi di problemi respiratori. Altra regola è che non sia stato sottoposto a quarantena o ad isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni e che, sempre negli ultimi 14 giorni, non sia stato a contatto con persone positive al Covid. L’accesso al seggio dovrà avvenire indossando correttamente la mascherina.
IL VOTO – Una volta dentro, l’elettore dovrà igienizzarsi le mani con il gel apposito messo a disposizione da chi ha allestito i locali in prossimità della porta. Dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per la consueta identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, l’elettore dovrà igienizzarsi di nuovo le mani. Operazione consigliata anche prima di lasciare la stanza. Entrato in cabina, una volta votato e ripiegato la scheda, l’elettore la inserirà personalmente nell’urna.
RICOVERATI O IN QUARANTENA – Gli elettori positivi al Covid in trattamento nelle strutture ospedaliere o al proprio domicilio e tutti coloro che si trovano in isolamento fiduciario possono esercitare il loro diritto di voto tramite appositi seggi speciali istituiti nei nosocomi. Nei comuni sprovvisti di ospedale saranno istituite sezioni speciali con questo compito. Chi invece volesse usufruire del voto telematico dovrà farne richiesta al sindaco del comune nelle cui liste è iscritto “in un periodo compreso tra il decimo e il quinto giorno antecedente quello della votazione”.
COMPONENTI DEL SEGGIO – I componenti dei seggi devono indossare la mascherina, che andrà sostituita ogni 4-6 ore. Devono mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri componenti e igienizzare frequentemente le mani. Per le operazioni di spoglio delle schede è consigliato l’utilizzo dei guanti. In caso di elezioni politiche suppletive, invece, il presidente del seggio o il vicepresidente dovranno indossare i guanti al momento della rimozione del tagliando antifrode dalla scheda votata e dell’inserimento della scheda stessa nell’urna.
GREEN PASS – Il 15 ottobre il Green pass diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati. Questo significa che, mentre al primo turno per i componenti del seggio, assimilati ai dipendenti pubblici, non sarà necessario possedere la certificazione verde che attesta la vaccinazione, per il secondo turno potrebbe essere necessaria. Un punto che verrà chiarito nei prossimi giorni con le linee guida cui lavorano ministero della Salute e Pa e che saranno firmate dal premier Mario Draghi. L’altra incognita riguarda le modalità di accesso, e cioè se l’obbligo di pass varrà indistintamente per chiunque entri nel seggio, in genere ospitato in un edificio scolastico. Una questione non da poco, perché il voto è un diritto costituzionale e, in quanto tale, va garantito.
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