Dal mancamento in diretta TV a Montecatini, fino al Covid-19
La "battaglia" al Coronavirus, come lui stesso l'ha definita, con conseguente ricovero all'ospedale San Raffale di Milano per un principio di polmonite bilaterale, è solo l'ultima delle sfide legate alla salute che Silvio Berlusconi ha affrontato durante la sua lunga carriera politica. Numerosi sono infatti stati i momenti in cui il cavaliere si è dovuto sottoporre alle cure dei medici per via d'improvvisi mancamenti o problemi di varia natura. Dal comizio a Montecatini nel 2006, durante il quale perse i sensi e si accasciò sul palco in diretta Tv, all'aggressione subita a Milano il 13 dicembre 2009 che gli provocò una frattura del setto nasale e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato, con una prognosi di 20 giorni.
Ma l'ex premier, negli anni, ha subito anche diversi interventi come quello dello scorso anno per un'occlusione intestinale o l'operazione a cuore aperto per la sostituzione della valvola aortica del 2016: l'intervento durò 4 ore e venne dimesso dopo un mese. "È stata una dura prova", commentò in quell'occasione il suo medico personale Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e rianimazione del San Raffaele, presenza costante nella vita del leader di Forza Italia. Storico anche il momento in cui, durante un comizio nel novembre del 2013, il medico salì sul palco per aiutare Berlusconi visibilmente affaticato intimandogli di "bere subito".
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