Così i manifestanti nel comune emiliano al comizio di Salvini: "Matteo è il paladino dei poveri"

"Giù le mani dai bambini". È uno degli slogan, scanditi al megafono, dei cittadini di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, scesi in piazza con la Lega per l'ultimo comizio elettorale di Matteo Salvini prima delle Regionali di domenica 26 gennaio. "Come madre e come genitori di una bambina di otto anni noi dobbiamo salvaguardare i bambini sempre e comunque. Sono qua perché Matteo Salvini, forse, è l'unico che vuole sapere cosa stia succedendo", spiega una donna di Bibbiano che partecipa alla manifestazione del Carroccio. "Sono in piazza anzitutto come genitore, come papà, naturalmente non coinvolto nell'inchiesta, per fortuna, ma allo stesso tempo come persona che ha la 'pretesa' che non venga insabbiato questo caso", racconta un altro abitante del comune emiliano. "Sono qua perché credo che Salvini sia il futuro e la Lega è il partito che si avvicina di più alle mie idee politiche. Qua in piazza c'è tanta gente di sinistra, ex sinistra, che per la prima volta darà il voto a Salvini, perché si è rotta le scatole della sinistra che pensa solo ai ricchi. Ed è un paradosso: Salvini è il paladino dei poveri e il Pd è il partito dei ricchi", sostiene un altro manifestante.

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