Fa discutere la decisione di tagliare le ultime tre puntate di "Che fuori tempo che fa", il programma del lunedì sera del conduttore savonese. Il vicepremier si chiama fuori. L'ad Salini convoca la direttrice di rete De Santis. Usigrai all'attacco

E' battaglia intorno alla decisione di RaiUno di chiudere con tre settimane di anticipo "Che fuori tempo che fa", il programma del lunedì sera di Fabio Fazio più volte criticato da Salvini e dalla Lega e accusato di promuovere posizioni politiche "buoniste" di sinistra e promigranti. Ieri sera, la puntata domenicale di "Che tempo che fa" ha avuto lo share migliore della prima serata con il 15% e 3 milioni e mezzi di spettatori. Fazio, al'inizio, ha annunciato che quella di stasera sarà l'ultima volta di "Che fuori tempo che fa" mentre dalla direzione di rete facevano sapere che si tratta di normali aggiustamenti di palinsesto in concomitanza delle elezioni europee. L'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, invece, rendeva noto di non saperne nulla e la stessa posizione arrivava dalla direzione dei palinsesti. Questa mattina, lo stesso Salini, (che si dice sia infuriato) ha convocato la direttrice della rete, Teresa De Santis.

Matteo Salvini – Ovviamente, questa mattina, la domanda su Fazio e il suo programma era la più gettonata tra quelle che i cronisti hanno rivolto a Salvini impegnato in un tour elettorale nel bergamasco. "Mi occupo di palinsesti televisivi? – ha risposto il vicepremier – Mi dà fastidio che ci sia chi è pagato dagli italiani per fare una trasmissione politica. Mi piace il dibattito, per me la può fare anche a Natale e Capodanno. Mi dà fastidio che su una televisione pubblica pagata dagli italiani ci siano stipendi da milioni di euro, a cui la Lega ha deciso di imporre un tetto". In sostanza, Salvini ha così ribadito le critiche più volte esternate nei confronti del conduttore savonese. "Io a Fazio lo vorrei in onda anche a Natale e a Capo d'anno. Più fa campagna elettorale per la sinistra con il rolex al polso più gli italiani votano Lega". Non c'entra con questa decisione della Rai? "Assolutamente no, ho tante cose di cui occuparmi ma non di quello che va in onda sui Raiuno il lunedì sera", ha risposto Salvini. Che ha aggiunto: "E' una scelta dell'azienda e non entro nel merito".

Nicola Zingaretti – "Su Fazio chiamatela come volete. Io la chiamo censura contro la libertà di espressione" ha scritto direttamente su Facebook il segretario del Pd, Nicola Zingaretti

Usigrai – Si fa sentire immediatamente anche l'Usigrai, il sindacato dei giornalisti dell'azienda televisiva pubblica: "Missione compiuta. La versione del lunedì del programma di Fabio Fazio chiude in anticipo. Chi ha eseguito l'ordine di Matteo Salvini e di Marcello Foa? Perché è fin troppo chiaro che la pausa per le elezioni europee è solo una scusa, visto che – nel caso – si sovrappone a 1 sola delle 3 puntate ancora previste. Se è vero che l'Ad Fabrizio Salini non sapeva nulla, è evidente che ci sono ormai 2 aziende: una che risponde agli organigrammi ufficiali, e un'altra parallela che agisce come gruppo autonomo e in coordinamento con ordini che arrivano dall'esterno dell'azienda. È una situazione non più accettabile. Urgente un chiarimento in CdA e in Commissione parlamentare di Vigilanza".

Maurizio Gasparri – Di tutt'altro avviso, Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza: "Ci mancava il vittimismo di Fazio per censure che non esistono. In attuazione delle regole approvate dalla Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, il servizio pubblico deve programmare trasmissioni elettorali con le regole della par condicio, dando voce a tutte le liste presentate alle elezioni europee. Lo spazio dopo le 23.00, dedicato alle tribune su Rai uno lunedì 20 maggio al posto di Orietta Berti e Frassica che cinguettano, non è quindi una violazione della libertà, ma l'adempimento di un dovere informativo. Ma di che parliamo? Ma basta con la dittatura fazista! Non ci sono censure. I faziosi di turno sono patetici. Il vittimismo di Fazio lo è anche di più. I fazisti no pasaran"".

 

 

 

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