Il caso Siri continua a spaccare il governo, mai così ampia la frattura tra M5s e Lega al punto da evocare vesti di crisi. Ieri il presidente del Consiglio Conte ha chiesto le dimissioni immediate del sottosegretario leghista, indagato per corruzione, annunciando che proporrà la sua revoca al prossimo Consiglio dei ministri. Poco prima in una nota il senatore del Carroccio si era dichiarato innocente, disposto a farsi sentire dai pm e solo 15 giorni dopo l'audizione pronto a dimettersi. Una strada considerata "una furbata" dal vicepremiere 5S Di Maio. Fonti della Lega descrivono Salvini come particolarmente irritato col premier, ma il governo – assicurano – non salta, va avanti. Lo stesso conferma dal fronte pentastellato il ministro dei Trasporti,Toninelli.
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