Plauso della Fieg al presidente della Repubblica, in difesa dell'informazione: "Non intaccarne l'autonomia"
Doppio monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni degli attacchi alla stampa e degli annunci di tagli ai finanziamenti pubblici all'editoria da parte del Governo. "L'incondizionata libertà di stampa – avverte – costituisce elemento portante e fondamentale della democrazia e non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia e a ridurre il ruolo del giornalismo". Ma il capo dello Stato richiama anche i giornalisti a fare la loro parte nella divulgazione responsabile delle informazioni. "Una stampa credibile, sgombra da condizionamenti di poteri pubblici e privati, società editrici capaci di sostenere lo sforzo dell'innovazione e dell'allargamento della fruizione dei contenuti giornalistici attraverso i nuovi mezzi, sono strumenti importanti a tutela della democrazia. Questa consapevolezza deve saper guidare l'azione delle istituzioni".
Il capo dello Stato torna a prendere la parola dopo i richiami dei giorni scorsi, a cominciare da quel "Nessuno è al di sopra della legge" pronunciato a poche ore di distanza dello scontro tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e i pm. Anche in quell'occasione, però, Mattarella aveva rivolto un appello duplice, tanto al mondo politico quanto alla magistratura che non deve essere "di destra, di centro o di sinistra". Se in quel frangente, l'obiettivo del presidente Mattarella era sedare il potenziale conflitto tra i poteri dello Stato, qui l'inquilino del Quirinale interviene sui delicati rapporti tra le istituzioni e il 'quarto potere' rappresentato da tv, giornali e mass media.
Nel messaggio inviato all'amministratore delegato della Società Editrice Sud Spa, Pasquale Morgante, per il rilancio della collaborazione fra Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, Mattarella difende "il pluralismo e la libertà delle opinioni, condivise o non condivise", definendole "condizioni imprescindibili per la democrazia".
Al presidente della Repubblica arriva il plauso della Fieg (Federazione italiana editori giornali). "Oggi – dice il presidente Andrea Riffeser Monti – l'evoluzione dell'informazione, della sua diffusione con diversi mezzi e la necessità di adeguamento delle organizzazioni aziendali richiedono un confronto serio, costruttivo e la massima condivisione con le istituzioni, il Parlamento e tutte le forze politiche. La Fieg conferma la propria disponibilità e il proprio impegno a un lavoro comune per la scrittura delle regole del settore e per la tutela degli oltre 60.000 addetti della filiera dell'informazione".
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