Matteo Renzi e Silvio Berlusconi tornano a ribadire il loro no alle larghe intese. "La stabilità del Paese non vale un accordo con estremisti", chiarisce il segretario del Pd che apre all'ipotesi di Paolo Gentiloni premier e lancia un appello ai cattolici di schierarsi col centrosinistra. In caso di stallo dopo il voto "si tornerebbe sicuramente a votare con questa legge elettorale perché non ci sono le condizioni per una grande coalizione", spiega il leader di Forza Italia che non rivela il nome del candidato premier ma torna ad elogiare Antonio Tajani. Ma anche l'alleato Salvini conferma di puntare a Palazzo Chigi

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