Dopo nove anni e una lunghissima notte di trattative, arriva la firma del nuovo contratto nazionale della scuola. La maggiore novità sono gli aumenti salariali da un minimo di 81 a un massimo di 111 euro da suddividere in tre anni, senza nessun aumento dell'orario di lavoro. A beneficiarne, un milione di persone tra docenti, personale Ata (amministrativi, ausiliari e tecnici) e addetti all'università e alla ricerca. "Soddisfatti per l'intesa. Valorizzare chi lavora nei settori della conoscenza è investimento sul futuro", ha scritto su Twitter la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli. "Era giusto e doveroso", il commento della ministra per la PA Marianna Madia.

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