Il presidente turco lascerà l'Italia oggi pomeriggio

Tutto pronto a Roma per la visita in Italia del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. Arrivato ieri in serata, Erdogan lascerà l'Italia oggi nel tardo pomeriggio.

In colloquio a La Stampa il presidente turco ha ribadito che il suo Paese "ha ottemperato ai suoi obblighi di Stato-candidato ma non possiamo continuare questo processo da soli. Anche l'Ue deve fare la sua parte, a cominciare dal mantenere le promesse fatte". Secondo Erdogan infatti "l'Ue blocca l'accesso al negoziato e lascia intendere che la carenza di progressi dipende da noi. È ingiusto. Come lo è che alcuni Paesi Ue avanzino per noi opzioni diverse dall'adesione. Ci aspettiamo che l'Ue rimuova il più presto possibile ogni ostacolo artificiale alla nostra adesione, assumendo un approccio costruttivo. L'adesione della Turchia non può essere sacrificata a calcoli di politica interna". Pertanto, ribadisce "desideriamo la piena adesione all'Ue. Altre opzioni non ci soddisfano" come per esempio un affiancamento alla Gran Bretagna del post-Brexit.

Una giornata, quella di oggi, ricca di impegni e di incontri, oltre al premier Paolo Gentiloni, Erdogan incontrerà anche il capo dello Stato Sergio Mattarella e diversi imprenditori. E' però l'incontro con Papa Francesco il più atteso della visita di Erdogan a Roma. Il presidente turco ha spiegato che l'argomento in cima all'agenda del colloquio che avrà con Bergoglio è "lo status di Gerusalemme". "Dopo la dichiarazione di Trump, contraria alla legge internazionale, ci siamo parlati – ha detto Erdogan a La Stampa – Voglio ringraziarlo per quella nostra telefonata su Gerusalemme, in seguito alla quale Papa Francesco non ha perso tempo e ha diffuso a tutto il mondo cristiano un giusto messaggio. Perché Gerusalemme non è una questione solo dei musulmani. Entrambi siamo per la difesa dello status quo e abbiamo la volontà di tutelarlo". Secondo Erdogan, "nessuna nazione ha il diritto di adottare passi unilaterali e ignorare la legge internazionale su una questione che interessa a miliardi di persone". "Per questo l'Assemblea Generale dell'Onu il 21 dicembre 2017 ha definito illegale la decisione Usa. Sono felice che anche l'Italia l'abbia votata. Come si è visto, a fianco della grandissima America c'erano solo Israele e cinque o sei piccoli Paesi" ha aggiunto.

Intanto a Roma è massima allerta e tolleranza zero per una visita considerata dalla forze dell'ordine 'complessa e sensibile'. Il dispositivo che in questi giorni si sta sviluppando dopo sopralluoghi e verifiche, in collaborazione con la polizia turca, ha l'obbiettivo di garantire la massima protezione del presidente e a elevare ulteriormente gli standard di prevenzione antiterrorismo. Per le forze dell'ordine prioritario è garantire eventuali forme di dissenso "esclusivamente in una cornice di legalità". Una 'Green zone' e 3.500 uomini che dovranno garantire la sicurezza in città. All'interno di questa area di sicurezza, che comprenderà tutto il centro storico, non saranno consentite manifestazioni e verranno tenuti sotto controllo qualsiasi tipo di assembramento. In campo anche i reparti speciali come si usa fare quando il livello di allerta è massimo. 

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