Critiche sul blog al giornalista Tommaso Ciriaco che aveva ipotizzato un'alleanza del Movimento con Lega e FdI
Il blog di Beppe Grillo attacca il giornalista di Repubblica Tommaso Ciriaco per avere ipotizzato un'alleanza del M5S con Lega e Fdi. Il post, intitolato 'La stanza di Ciriaco de La Repubblica', mostra la foto di un uomo seduto sul gabinetto e un rotolo di carta igienica su cui c'è scritto 'La Repubblica'. "C'è una stanza della Repubblica – si legge – in cui si lavora da tempo a un obbiettivo preciso: la diffamazione del MoVimento 5 Stelle. 'Oggi cosa mi invento? – è il ragionamento di Tommaso Ciriaco, articolista del giornale – Potrei inventarmi di sana pianta un qualche virgolettato inesistente su delle assurde ipotesi alleanze di governo'. Il 'giornalista' pensa proprio alla destra di Salvini e Meloni, che tanto ci cascheranno come delle pere e gli permetteranno di scrivere un altro articolo, e se ne frega se il MoVimento ha sempre detto e dimostrato che non fa alleanze con nessuno. 'Ma sì: Ciriaco può pure scrivere tutte le balle che vuole sui 5 Stelle – è l'analisi che il direttore Calabresi ripete in privato – Una bufala più è grossa meglio è, ormai ne pubblichiamo una al giorno'".
Si legge ancora sul blog: "Ogni articolo dei giornalisti di Repubblica parte da una premessa: se diciamo la verità sul MoVimento 5 Stelle prenderanno ancora più voti di quelli che prendono nonostante le nostre bugie. Meglio allora continuare a sparare balle tutti i giorni, 'pubblicate' con soddisfazione negli ultimi mesi dal giornale di De Benedetti. Come quella di ripetere che la Casaleggio Associati fa contratti con gli eletti del MoVimento 5 Stelle, un'invenzione diffamatoria che solo giornalisti 'a la Ciriaco' potevano creare. Nulla è lasciato al caso, in questa fase. Ogni cosa che dice Beppe Grillo – come l'ultima intervista al giornale francese – viene completamente stravolta nel senso e nel significato. E' un lavoro di fino, forse pagato troppo poco".
"A Ciriaco va bene così. Da pragmatico, il giornalista si dedica alla rincorsa di un posto migliore nella redazione: 'E' meglio continuare a dire balle e mantenere il posto e magari far carriera – è la sua linea – piuttosto che iniziare a dire la verità e dovermi cercare un nuovo lavoro'. Tra i giornalisti di Repubblica, nessuno la pensa diversamente: 'Siamo un giornale che non dice la verità'", concludono i Cinquestelle.
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