Il vicepresidente della Camera difende il codice etico proposto dal Movimento
"Il giochino che oggi fa certa stampa è farci sembrare uguali a tutti gli altri partiti, parlando di una presunta 'svolta garantista'. Propongo un esperimento allora: applichiamo il nostro codice M5S ai parlamentari della maggioranza di Governo, quelli di Pd, Ncd, Udc e Verdiniani, vedrete che non resteranno neanche le sedie". Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio risponde così su Facebook alle polemiche dopo i post pubblicati sul blog di Beppe Grillo in merito al codice etico. "Nel codice di comportamento", precisa il deputato pentastellato, "non c'è nessuna novità, se non il fatto che adesso esiste un codice che mette per iscritto i principi che gli eletti del Movimento hanno sempre dovuto rispettare, quando coinvolti in vicende giudiziarie". Il codice "riguarda solo i procedimenti giudiziari. Esistono anche altri casi in cui abbiamo chiesto le dimissioni di nostri portavoce per questioni che non riguardavano vicende giudiziarie, ma che non rispettavano il modo di essere eletti nelle istituzioni incarnato dal Movimento 5 Stelle. Da noi chi non rispetta i principi che ha accettato al momento della candidatura viene messo fuori. Questa è una garanzia per chi ci vota".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata