Biodiversità, energia, equosolidale i temi al centro dell'evento 'Città e Regioni unite per la cooperazione internazionale'

Biodiversità, energia, equosolidale: sono i temi al centro di 'Città e Regioni unite per la cooperazione internazionale', una iniziativa lanciata dall'Aiccre (sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa), in occasione delle giornate europee della solidarietà locale.

Fino al 18 novembre, tante presentazioni dedicate al mondo della cooperazione, nella sede dell'Associazione in piazza della fontana di Trevi. "Io rappresento una associazione di secondo livello, con 80 botteghe del mondo, cinquemila volontari, e 20 progetti che riguardano sia le realtà produttrici nel sud del mondo che il domestic fair trade, il commercio equo nazionale italiano. Questa è l'occasione per presentare le nostre proposte sociali e culturali", ha spiegato Massimo Renno, presidente di Botteghe del mondo.

E che le realtà non siano solo internazionali, lo dimostra il fatto che, solo nel Lazio, ci sono 160 gruppi di acquisto solidale, 130 orti urbani, 15 botteghe equosolidali, 20 ciclofficine. Tutte attività economiche alternative finite nella mappatura di Openaltraeconomia (Oae), sito che mostra su una cartina interattiva tutte le realtà divise per categoria: acquistare, mangiare, abitare, viaggiare, rigenerare, muoversi e così via. "Abbiamo mappato circa 600 realtà", ha spiegato Riccardo Troisi, ricercatore di economia che insegna all'università della Cooperazione a Bogotà, in Colombia. In tutto, il progetto ha monitorato "55 territori in 32 Paesi, 26 in Europa".

E ancora, tante le iniziative da valorizzare che uniscono un piano internazionle e uno locale: come quella del Comitato per un centro interculturale a Roma, iniziativa che da anni promuove iniziative di integrazione valorizzando quelle presenze tra i migranti che in genere sono poco conosciute, portando sul palco gli artisti che vivono in città e che provengono da ogni parte del pianeta.

"Di cooperazione allo sviluppo – ha spiegato il segretario generale dell'Aiccre Carla Rey – si parla troppo poco. Abbiamo la necessità di sostenere chi si occupa attivamente di cooperazione. Noi abbiamo interpretato l'inziativa europea con questa settimana di proposte, mirando agli amministratori locali". La cosa, ha sottolineato, si inserisce in un quadro più ampio: "Ci sono 17 obiettivi nell'agenda 2030. Tra questi lotta alla povertà, alla fame, azione per la pace, diritti umani, sostenibilità, difesa del suolo, acqua, energia. Uno dei punti riguarda gli enti locali e le città: il numero 11. Le città devono diventare luoghi di integrazione inclusivi e sostenibili".
"L'ideale – ha aggiunto – sarebbe non dover più celebrare i giorni della solidarietà, ma renderla concreta tutti i giorni dell'anno. La cooperazione decentrata è il futuro su cui investire".

Intanto qualcosa si muove anche sul piano legislativo: "La legge sul commercio equo e solidale – ha spiegato la deputata Pd Chiara Scuvera – approvata dalla Camera con soli 4 voti contrari, è all'esame del Senato. Prevede un riconoscimento della rete dell'economia solidale con un ruolo molto importante di sussidiarietà delle organizzazioni; un elenco del commercio equo e solidale su cui vigila una commissione in cui siedono non solo il ministero dello Sviluppo economico, ma anche quello degli Esteri, oltre naturalmente agli attori del settore; e una parte di promozione. Istituisce una giornata nazionale del commercio equo e solidale, misure sugli appalti pubblici e un fondo dedicato al commercio equo da un milione di euro all'anno".  "Questa legge – ha aggiunto – mira a far conoscere la rete dell'economia equosolidale, a renderla più visibile e a tutelare i consumatori.
Parliamo di circa 5mila botteghe. Il tema è quello di rendere visibile questa rete della filiera e in questo modo tutelare anche i consumatori. Potrà fregiarsi del marchio soltanto l'operatore che certificato".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata