"E' una mia battaglia" ha detto la deputata di Fi alla Stampa
"Sul merito sono d'accordissimo, è una mia battaglia". Così, intervistata da La Stampa, Mara Carfagna, deputata dei Forza Italia ed ex ministra delle Pari opportunità in merito all'introduzione di una legge con l'aggravanete del delitto di genere, come chiesto dall'avvocato Bongiorno. "C'è da dire – aggiunge Carfagna – che il quadro normativo italiano è all'avanguardia, da anni il legislatore fa il suo dovere. Ma protezione delle donne, prevenzione e repressione costituiscono un sistema integrato molto complesso". L'ex ministra ricorda poi l'importanza dei centri antiviolenza, anche se, spiega "assistiamo a un calo di attenzione come non si registrava da due decenni. Renzi, che si proclama tanto vicino a chi ha bisogno, si è avocato fino a pochi mesi fa la delega alle pari opportunità e l'Italia è rimasta 2 anni senza ministro". Ora la delega è in mano a Maria Elena Boschi: "Siamo a due vittime in 24 ore e la cabina di regia è annunciata per settembre: mi cadono le braccia. Questa non è un'emergenza, come il terrorismo, ma è una priorità. Non sarà un ministro a sconfiggere il femminicidio ma deve provarci 365 giorni all'anno". Alla Boschi, conclude Carfagna, "dico di non abbassare la guardia e accelerare il lavoro del governo, le donne se lo aspettano".
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